Quattro anni e sei mesi di reclusione ciascuno, per un totale di nove anni: sono le pesanti condanne inflitte martedì mattina dal tribunale di Terni in composizione collegiale (presidente Rosanna Ianniello, giudici Francesca Scribano e Chiara Mastracchio) che ha accolto quanto chiesto in aula dal pm Marco Stramaglia nei confronti di due uomini di nazionalità romena – M.A. di 36 anni e A.C.M. di 33 – accusati di rapina in concorso ai danni di un connazionale 25enne. Secondo l’accusa, sviluppatasi al pari delle indagini in seguito alla denuncia sporta dalla presunta vittima presso la squadra Mobile della questura di Terni, il 4 maggio del 2019 i due avrebbero trascorso il pomeriggio e la prima serata in giro per Terni, a bere insieme al giovane connazionale. Apparentemente in amicizia e senza alcun problema, fino a quando, nella zona fra vico della Fontanella e vico del Serpente, avrebbero aggredito il 25enne con calci e pugni, sottraendogli il portafogli contenente circa 200 euro che aveva con sé e il telefono cellulare. Il ragazzo sarebbe fuggito, inseguito dai due, rintanandosi in un pub dove era stato aiutato a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Di lì a poco, in strada, erano ricomparsi sia il telefono – rotto – che il portafogli, svuotato dei contanti. Il 25enne era stato poi condotto in ospedale e dimesso con una prognosi di 7 giorni e alla denuncia ha fatto seguito il processo che ha visto la condanna dei due romeni, difesi dall’avvocato Francesco Mattiangeli. Secondo quest’ultimo, determinato a impugnare la sentenza in appello, «il fatto si è realizzato in una colluttazione e il telefono era stato poi ritrovato in zona. Il nostro punto di vista è che non ci sia stata alcuna rapina».