Lutto nel mondo della cultura italiana: sabato mattina si è spento all’ospedale di Orvieto (Terni) il noto documentarista Folco Quilici. Ad aprile avrebbe compiuto 88 anni.
Candidato al premio Oscar nel 1971 con uno dei suoi più celebri documentari – ‘L’Italia vista dal cielo – Toscana’ – Folco Quilici, originario di Ferrara e che da circa 40 anni aveva una casa a Ficulle (Terni), era uno dei divulgatori più affermati a livello internazionale. Nel 2006 era stato inserito dalla rivista Forbes fra le cento firme più influenti del mondo grazie ai suoi libri sull’ambiente e le culture.
Tanti successi Fra i riconoscimenti ottenuti, il Premio speciale alla mostra del cinema di Venezia del 1954, l’Orso d’Argento al festival di Berlino del 1956, il premio Unesco per la Cultura nel 1961, premio speciale dal Festiavl di Taormina nel 1971, David di Donatello nel 1972.
Il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, ricorda Folco Quilici come «uno dei testimoni della lunga e intensa avventura quale fu il risanamento della rupe di Orvieto e del colle di Todi a partite dalla fine degli anni ’70 del novecento. Questa città – spiega il primo cittadino – ricorda con affetto Folco Quilici, il quale fu parte attiva di quell’esperienza che seppe raccontare mirabilmente nel documentario ‘Gioielli di pietra: Orvieto e Todi città da salvare’, fornendo un contributo significativo sulle origini, la storia, i problemi del dissesto idrogeologico ma anche documentando gli interventi di salvaguardia che vennero realizzati, man mano, in tanti anni di attuazione delle leggi speciali per Orvieto e del ‘Progetto Orvieto’».