Ospedale di Terni: «Assunzioni o è crisi»

I sindacati rompono gli indugi: «Subito le 47 previste per il 2017 e garantire le 76 del 2018 oppure dal 1 luglio bloccheremo gli straordinari e il nosocomio rischia il collasso»

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«Cari cittadini, sappiate che il personale che in questi giorni vi ha assistito, Infermieri, OP. Socio Sanitari, Tecnici, Fisioterapisti, Ostetriche, sta lavorando all’interno dell’Azienda con grandi disagi e difficoltà. L’età media di questo personale supera i 50 anni, le dotazioni organiche sono ferme al 2004 e nel corso del tempo sono insorte limitazioni funzionali proprio a causa dello stress lavorativo e della durezza dei carichi di lavoro». Inizia così il volantino che sarà distribuito – in 10 mila copie – dai lavoratori dell’ospedale di Terni.

L’assessore Luca Barberini

Regione e politica sotto accusa «Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e Rsu per migliorare le condizioni di lavoro del personale, affinché anche l’assistenza che è un nostro/vostro diritto migliori – si leggerà nel volantino – hanno sottoscritto un accordo con l’attuale direzione aziendale per l’assunzione di 123 operatori sanitari. Purtroppo la Regione Umbria che deve dare attuazione a questo accordo dando il proprio assenso, benché stimolata più volte, tace. Come tace anche la politica che invece dovrebbe essere al nostro e vostro fianco per garantire il diritto costituzionale ad una assistenza sanitaria degna di questo nome». La politica ternana, rincarano la dose, «è sorda e muta: il consiglio comunale non ha mai inteso prendere iniziative in nostro appoggio».

Il Comune La politica ternana, rincarano la dose, «è sorda e muta: il consiglio comunale non ha mai inteso prendere iniziative in nostro appoggio». Il presidente della seconda commissione di palazzo Spada, Francesco Filipponi, però, non ci sta: «Abbiamo ricevuto, in due audizioni, i sindacati ed il direttore generale Dal Maso – specifica – ed abbiamo anche prodotto un atto di indirizzo».

L’assistenza Secondo i sindacati e i lavoratori, l’azienda ospedaliera ternana «ha sempre dato un ottima risposta alle esigenze di tutela della salute, ma se da subito la politica non interviene per favorire il ricambio delle professionalità con l’assunzione di giovani operatori della sanità, rischiamo di perdere a Terni una ulteriore eccellenza» e, rivolgendosi direttamente agli assistiti, dicono che «quando in questi giorni sarete accolti e se come immaginiamo avrete una assistenza degna di questo nome, sappiate che molto dipende dal personale che nonostante tutto continua a svolgere il proprio compito con attenzione e professionalità».

Vertenza mai chiusa I sindacati hanno deciso di uscire allo scoperto, perché, spiegano «la vertenza che era stata aperta in ospedale non è mai stata chiusa, ma avevamo deciso di sospenderla dopo l’accordo con il quale, il 16 marzo scorso, si era stabilito che, stante la dotazione organica insufficiente, si sarebbe provveduto a 123 nuove assunzioni (47 entro il 2017 e 76 entro il 2018), ma l’assessore regionale Luca Barberini, che pure il 4 maggio scorso aveva detto che il piano era giusto, non ha più dato seguito alla cosa».

I numeri L’ospedale di Terni, a fronte dei  circa 5oo posti letto disponibili, conta 372 medici e 720 infermieri, «il 35% di questi ultimi, però – dicono i sindacati – presenta limitazioni funzionali che ne parzializzando l’attività e queste limitazioni salgono al 55% degli operatori socio sanitari. Con un evidente aggravio di carichi di lavoro sul resto del personale». 

Le assunzioni concordate

Le assunzioni L’accordo di marzo prevedeva (foto a sinistra) l’assunzione, nel 2017, di 16 infermieri, due ostetriche, due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio, 11 operatori sociosanitari, un podologo, due fisioterapisti, due tecnici perfusionisti e nove impiegati amministrativi.

Ai 123 non rinunciamo Alle assunzioni programmate, dicono i sindacati, «non rinunciamo, perché non sono altro che la sistemazione delle carenze esistenti, con il personale non riesce a coprire i turni e si lavora solo perché le persone saltano i riposi. Il direttore generale dice che non ci sono problemi e vorrebbe ‘fare’ nuovi dirigenti, noi gli rispondiamo che non siamo contrari a prescindere, ma che prima si devono garantire i servizi e poi pensare ai dirigenti»

La manifestazione Ecco perché hanno deciso di dar vita ad una serie di iniziative: «Il 23 giugno una manifestazione/assemblea nell’area antistante le aule universitarie presso l’Azienda ospedaliera di Terni, dalle 11 alle 12.30 e volantinaggio, che poi proseguirà, dal 26 al 30 giugno. Abbiamo scelto l’area in cui ci riuniremo – spiegano – per dare la giusta visibilità all’iniziativa, ma senza creare disagi all’utenza».

Il blocco degli straordinari Disagi he, però, potrebbero iniziare subito dopo, visto che «dal primo luglio inviteremo il personale ad astenersi da prestazioni di lavoro straordinario e segnaleremo agli enti preposti eventuali violazioni degli istituti contrattuali con particolare riferimento a turnazioni, riposi, reperibilità. Siamo pronti, se il Prefetto lo riterrà opportuno, ad un incontro per dirimere la vertenza, ma nel caso si ritiene importante la presenza di un esponente della Regione dell’Umbria insieme alla direzione dell’Azienda ospedaliera di Terni».

 

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