di S.F.
L’approvazione dell’esecutivo Tesei c’è. Ma i richiami – anche urgenti – non mancano a giudicare dal documento odierno della Regione: al centro dell’attenzione c’è il bilancio preventivo economico annuale 2022 dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni che, lo scorso 25 gennaio, ha ricevuto l’ok del direttore generale Pasquale Chiarelli. Mirino in particolar modo alle risorse finalizzate per il Covid.

L’esame bilancio
In sostanza la Regione ha esaminato la corposa documentazione prodotta dal Santa Maria in merito al bilancio preventivo 2022: valore della produzione da oltre 191 milioni di euro, costi per 184 milioni (per queste due voci c’è un decremento di oltre 10 milioni rispetto al consuntivo 2020, come specificato dal collegio sindacale) e utile d’esercizio da 24 mila euro. Tanti numeri e spiegazioni tecniche come di consueto. Fin qui tutto ok. Poi si passa al giudizio del dirigente del servizio risorse tecnologiche, edilizia sanitaria, patrimonio e investimenti della direzione regionale salute e welfare.

Le problematiche ed i disallineamenti Covid
Il primo problema – siamo nell’ambito del piano triennale degli investimenti – è che «non è stato effettuato l’accantonamento ai sensi dell’art. 4 comma 4 della l.n. 3/2010». Prevede che le «amministrazioni aggiudicatrici che hanno in gestione infrastrutture, puntuali o a rete, nel proprio bilancio di previsione annuale destinano una quota di risorse finanziarie, pari almeno al 5% dell’importo dei lavori da eseguire nell’anno, alla costituzione di un fondo per lavori di somma urgenza. Eventuali contributi regionali in materia di lavori di somma urgenza sono erogati previa verifica dell’avvenuta costituzione del fondo da parte dell’amministrazione e dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie in esso accantonate». C’è altro: «Si rilevano alcuni disallineamenti rispetto a quanto risultante agli atti d’ufficio che determinano la necessità di effettuare un apposito confronto tra le competenti strutture regionali e aziendali anche in merito ai finanziamenti per l’attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, comprese le risorse di cui al DL n. 34/2020».

La necessità urgente
Infine un appunto stringente da chiarire: «Si richiama l’attenzione – viene messo in evidenza – in merito alla necessità di intervenire urgentemente in ordine alla sicurezza delle strutture con particolare riferimento agli interventi di adeguamento alla normativa antincendio e di adeguamento/miglioramento sismico e si precisa che dovranno essere utilizzate tutte le risorse a disposizione, comprese le risorse aziendali». In definitiva l’esecutivo Tesei prende atto e approva il bilancio preventivo 2022 deliberato dal Santa Maria il 25 gennaio, ma con una raccomandazione non di poco conto: «Intervenire il prima possibile ad adeguare il bilancio rispetto alle risorse finalizzate Covid di cui si rinvia ogni valutazione in sede di approvazione del bilancio di esercizio 2022 e di attivare con i servizi competenti della direzione regionale i necessari confronti su quanto rilevato ed evidenziato nel documento istruttorio». In più, rispetto agli interventi finanziati con risorse regionali e/o statali, «si rileva la necessità di velocizzare l’attività di rendicontazione delle spese sostenute, al fine di evitare la prescrizione del credito».
La costante: spesa farmaceutica
Focus anche sulla spesa farmaceutica. In questo caso ad esprimersi è il dirigente del servizio programmazione economico-finanziaria, controllo di gestione e reporting delle aziende sanitarie: «Mostra negli ultimi anni a livello regionale un andamento crescente, pertanto si prende atto di quanto evidenziato nella
relazione del direttore generale circa le dinamiche correlate a tale voce di costo. Tuttavia si ribadisce la necessità che le direzioni aziendali pongano in essere azioni finalizzate sia al contenimento dei costi che all’appropriatezza e corretto uso del farmaco». C’è il parere generale di congruità positivo per il bilancio 2022. Ora confronto in arrivo sulle criticità mosse, in particolar modo per le spese Covid. A firmare l’atto sono la responsabile del procedimento Alessandra Conti, la dirigente del servizio amministrativo e risorse umane del sistema sanitario regionale Davina Boco, il direttore regionale salute/welfare Massimo Braganti e l’assessore Luca Coletto.