Ospedale Terni, mondo social e dipendenti: novità regolamento

In chiusura d’anno c’è l’approvazione della social media policy esterna ed interna. Gli input: «No a spettacolarizzazione, fughe di notizie, selfie con colleghi e pazienti»

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di S.F.

L’ospedale di Terni e il mondo social, c’è una novità. Vale a dire l’adozione dello specifico regolamento aziendale: «È utile al fine di rendere chiara e trasparente la fruizione e la gestione ed anche al fine di evitare l’insorgere di eventuali criticità ed incomprensioni con i destinatari delle iniziative di comunicazione ed informazione». La firma del direttore generale Pasquale Chiarelli è arrivata in chiusura d’anno. Riguarda la social media policy esterna ed interna.

L’ospedale di Terni

La motivazione

In premessa dal Santa Maria specificano che i canali social (in questo caso Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn) si prefiggono l’obiettivo «di favorire la conoscenza delle iniziative adottate, la condivisione delle azioni intraprese ed il confronto ed il dialogo con il pubblico interno ed esterno. La direzione dell’ospedale ha deciso di disciplinarlo per un corretto impiego da parte di dipendenti, collaboratori e consulenti: la social media policy esterna è rivolta agli utenti, quella interna agli amministratori incaricati di gestire le pagine e al personale aziendale.

Social policy esterna: moderazione e rimozioni

Come detto riguarda il comportamento degli utenti esterni al Santa Maria, vale a dire chi interagisce sui social con l’azienda ospedaliera. Nel regolamento viene specificato in tal senso che saranno moderati ed eventualmente nascosti/rimossi i «commenti pubblici che violino le normative vigenti e le condizioni riportate nella presente policy con particolare riferimento a qualsiasi forma di discriminazione e in generale atteggiamenti lesivi della dignità delle persone, dei diritti dei minori, dei diritti delle minoranze, dei principi di libertà e uguaglianza; turpiloqui, insulti, minacce e offese all’azienda e ai soggetti che in essa o per essa operano, compresi gli amministratori che gestiscono e moderano le pagine social di riferimento; qualsiasi violazione della normativa vigente in materia di privacy e trattamento dei dati personali con particolare riferimento a commenti/messaggi pubblici che riportino dati personali (numeri di telefono, caselle e-mail, indirizzo, ecc.); qualsiasi contenuto che violi la vigente normativa sul copyright, cioè il diritto d’autore e l’utilizzo non autorizzato di marchi registrati; contenuti di tipo commerciale, politico e propagandistico (comprese spam); contenuti che sostengano direttamente o indirettamente attività illecite; off Topic, cioè commenti e interventi fuori tema e non pertinenti agli argomenti pubblicati». In caso di non rispetto ci sarà la cancellazione o l’oscuramento del conteuto o, nei casi più gravi, si provvederà «alla segnalazione al gestore della piattaforma social fino alle forze dell’ordine quando ritenuto necessario». Per quel che concerne il controllo interno, «qualora il canale social si dimostri sede inadeguata per trattare un argomento e rispondere ad un quesito molto personale, di natura legale o comunque più complesso, si provvederà ad indicare il corretto canale di comunicazione cui rivolgersi». Regole anche per decidere cosa ed in che modo pubblicare le info.

Il Santa Maria

Social policy interna: il rispetto dei colleghi e gli input

In questo caso definisce le regole comportamentali del personale (riguarda anche imprese fornitrici di opere o servizi che lavorano per il Santa Maria con contratto). C’è una parte specifica sull’uso privato dei social: «Seppure gestiti a titolo personale e in autonomia, eventuali profili del personale dell’azienda, ivi compresi collaboratori e consulenti, devono rispettare il codice etico e di comportamento aziendale le indicazioni contenute nella social media policy». Alla base due aspetti: «Il contenuto che si pubblica nei canali sociali non sia lesivo dell’immagine aziendale né della categoria professionale di appartenenza (medico, infermiere, ecc.) e rispetti quindi i principi del codice deontologico e del codice etico e di comportamento aziendale; sia chiaro che si sta scrivendo a titolo personale e per proprio conto e non in nome e per conto dell’azienda e che le opinioni espresse hanno carattere personale e non impegnano in alcun modo la responsabilità dell’azienda». C’è anche altro: «Nei propri profili personali social – si legge – il personale, anche esprimendosi a titolo personale, è tenuto ad adottare un atteggiamento rispettoso nei confronti dei ruoli aziendali, dei colleghi e dei pazienti, evitando qualsiasi tipo di insulto, oscenità, commenti e interventi offensivi o infamanti; si raccomanda anche di non utilizzare i propri profili personali social per comunicazioni pubbliche riguardanti le attività di lavoro o la gestione di disaccordi o divergenze di opinioni, sempre in ambito lavorativo, tra colleghi».

Linguaggio, decoro, privacy, fughe di notizie e spettacolarizzazione

Le regole sono diverse: «Vietato – viene puntualizzato in merito alla privacy – utilizzare e diffondere informazioni riguardanti gli utenti della struttura ospedaliera, con particolare riferimento a colleghi e pazienti», nonché «utilizzare e diffondere informazioni personali e immagini fotografiche e video che identifichino i pazienti e i colleghi senza il loro espresso permesso». Altri aspetti curiosi: «Raccomandato evitare ogni forma di spettacolarizzazione delle attività svolte nel proprio luogo di lavoro, attraverso la pubblicazione di fotografie o selfie con colleghi e pazienti, soprattutto in ambito clinico; è necessario utilizzare un linguaggio e un comportamento improntati al decoro e al rispetto del proprio ruolo professionale; in generale non sono ammessi comportamenti e fughe di notizie che possano ledere gli interessi dell’azienda, del personale, dei pazienti». Inoltre «è necessario evitare di dare credito a notizie non ufficiali e/o non verificate che riguardino l’azienda o comportamenti legati alla salute che possano creare un danno». Il documento è firmato anche dal direttore amministrativo Anna Rita Ianni, da quello sanitario Alessandra Ascani, dal dirigente amministrativo Maria Rita Bruscolotti e dal funzionario Andrea Lorenzoni.

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