Pagamento pensioni, non tutto va ‘liscio’

Umbria: accredito in anticipo per il mese di aprile. Giovedì mattina la partenza negli uffici postali. Si segnalano proteste in alcune zone

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Via libera giovedì mattina all’erogazione delle pensioni per la mensilità di aprile negli uffici di Poste Italiane. Nei giorni scorsi è stato pubblicato il calendario per l’organizzazione durante l’emergenza sanitaria per il Covid-19: l’accredito in anticipo riguarda coloro che sono titolari di un conto BancoPosta, di un libretto di risparmio o di una postepay evolution. «Se, invece, non si può evitare – era stato puntualizzato – di ritirarla in contanti in ufficio postale, sarà ne-cessario presentarsi agli sportelli secondo la seguente ripartizione per cognome».

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

No criticità, ma a Magione il sindaco scrive alla direzione generale

File fuori dagli uffici per rispettare le norme di sicurezza sul distanziamento, ma situazione in via generale regolare in Umbria nella prima giornata di pagamenti. Il vento freddo che è tornato a soffiare sulla regione non ha di certo reso piacevole l’attesa. A Magione il sindaco, Giacomo Chiodini, ha inviato una lettera alla direzione generale di Poste italiane per denunciare il rischio legato agli assembramenti davanti all’unico ufficio postale rimasto aperto nel territorio comunale. Ha chiesto di «prolungare orari, introdurre forme di prenotazione, riattivare gli sportelli periferici». «Code infinite, al freddo gelido – scrive il primo cittadino – e assembramenti numerosi davanti all’ufficio postale del capoluogo: un rischio che non possiamo permetterci».

Terni e Narni

Con gli operai del Comune, alla presenza di una pattuglia della polizia locale, sono state dislocate una serie di transenne per creare un percorso ordinato di coda che garantisce anche le distanze. A Terni, d’intesa con il prefetto Emilio Dario Sensi, il questore Roberto Massucci, ha predisposto una serie di misure per garantire il regolare afflusso e la sicurezza delle operazioni, con un incremento dei servizi delle forze dell’ordine. A Narni la protezione civile ha distribuito mascherine agli anziani sprovvisti in attesa fuori dagli uffici.

Proteste a Trestina e Ponte San Giovanni

Si segnalano disagi a Trestina: «Un ufficio postale che serve una zona con più di 10 mila persone chiuso – denuncia un cittadino -. Come fanno coloro che non hanno l’accredito a riscuotere pensioni, stipendi, non possono fare pagamenti. Non tutti i pagamenti si possono fare alla Sisalt o Coop o edicola. Dicono che apriranno un giorno San Leo e Morra ma solo per le pensioni. E allora tutti gli altri a Città di Castello. Sai che ressa quando per decreto la ressa non ci dovrebbe essere. Ho chiesto informazioni e mi hanno detto che quello di Trestina non è in sicurezza. Ma cosa ci vuole per montare un vetro davanti agli operatori? Lo hanno fatto tanti privati senza problemi». Lamentele anche da Ponte San Giovanni: «Questa mattina sono dovute intervenire le forze dell’ordine visto l’assembramento e viste le proteste delle persone in fila anche perché il bancoposta era non funzionante».

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