PalaTerni, Comune e fondazione Carit: i patti su nome, soggetti terzi e comunicazione

L’integrazione dell’accordo del luglio 2019 per il contributo di palazzo Montani Leoni – Documento

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«Il palasport dovrà mantenere la denominazione PalaTerni. Sulla facciata dovranno essere apposti i loghi del Comune e della Fondazione Carit». «Il Comune di Terni concerterà con la fondazione Carit qualsiasi attività comunicativa circa il progetto relativo al palasport. L’inosservanza di tale pattuizione darà diritto alla fondazione di revocare il contributo e richiederne la ripetizione al Comune di Terni beneficiario ove già erogato al momento dell’accertamento della violazione». Sono delle due condizioni contenute nell’integrazione dell’accordo tra Comune e fondazione Carit per il contributo da 2 milioni di euro di palazzo Montani Leoni. Di seguito il documento completo. Inevitabile pensare – d’altronde si evince dal testo – che siano state chieste certezze in merito a ciò che è accaduto con Stefano Bandecchi e la Pala Ternana Eventi: «La Fondazione Carit riferiva altresì di avere avuto contezza di notizie di stampa, che riferivano la cessione a terzi, da parte della società concessionaria ed esecutrice dei lavori del palasport o comunque della sua gestione, nonostante questo non fosse stato ancora ultimato e collaudato», era stato specificato al Comune lo scorso 28 settembre.

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