Ecco il progetto definitivo del PalaTerni

Sabato mattina lo svelamento a palazzo Spada: focus sui mondiali di scherma del 2023, aumento dei posti e aspetto green. Cantiere: si punta a luglio

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Rivisitazione della struttura e di alcune nuove dotazioni e predisposizioni per le esigenze degli sport da ospitare. Ampliamento della superficie della palestra di allenamento per rispettare le indicazioni della Federscherma in vista del mondiale paralimpico 2023, valorizzazione degli spazi pedonali con la ridistribuzione degli edifici per la ristorazione e ‘piazza commerciale’ arricchita di funzioni con riposizionamento delle superfici per l’area food. Sono alcune delle novità nel passaggio dal progetto originario a quello definitivo esposte sabato mattina – a quattro anni esatti dallo svelamento dello studio di fattibilità – per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport a cura della PalaTerni s.r.l., la società controllata al 100% dalla Salc S.p.A. di Simon Pietro Salini. 

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PARLA SIMON PIETRO SALINI: INTENZIONI, DEMOLIZIONI E MODIFICHE

Il progetto definitivo

L’obiettivo e i tempi anticipati

«Un progetto – le parole di Salini – che vedrà la sua realizzazione per il 2022 per ospitare i mondiali paralimpici di scherma del 2023. Stiamo lavorando per anticipare i tempi di inizio lavori, che stimiamo poter avvenire, compatibilmente con il rispetto dei tempi previsti per le approvazioni da parte del Comune entro il mese di luglio. Entro pochi giorni presenteremo anche un progetto esecutivo stralcio per la demolizione dell’attuale mattatoio comunale per anticipare i tempi di cantieramento. Le migliorie presentate oggi sono state realizzate dopo il coinvolgimento di enti, associazioni e privati che andranno a gestire i vari servizi. Un lavoro di squadra imprescindibile, che va a confermare l’importanza del coinvolgimento territoriale per un’opera di fatto destinata alla città di Temi. Le modifiche evidenziano una chiara ottimizzazione della struttura del nuovo palazzetto per rendere la location ancora più attrattiva e di riflesso nazionale. Tutto nell’ottica di trasformare Terni in una città sempre più green; ci impegneremo con l’intera comunità per realizzare una struttura all’avanguardia, dotata dei sistemi più moderni e più efficienti, nel rispetto dell’ambiente e cercando di ridurre al minimo l’impatto dei lavori sul territorio». Eventi? « Abbiamo parlato con il Coni ed esperti per lo spettacolo per far sì di ospitare eventi internazionali, anche in contemporanea con  partite allo stadio. Un duro lavoro che non ha provocato alcun rallentamento rispetto alle tempistiche previste».

SCATTA LA CONFERENZA DEI SERVIZI: OSSERVAZIONI ENTRO IL 2 APRILE

Paola Margheriti

I tecnicismi: «Abbiamo alzato e allungato»

In campo i professionisti della Sintagma – come per il Pums – e dello studio associati Luciano Baldi-Paola Margheriti, molto noti in città. Gli aspetti più interessanti li tira fuori proprio quest’ultima che, dopo una lunga serie di interventi istituzionali, è entrata più nel dettaglio: «I percorsi pedonali sono l’ossatura di tutto e consentono di rendere fruibile un’area con tanti posti auto. In generale vengono ‘riammagliate’ – cita Renzo Piano – tante cose rimaste in sospeso e che abbiamo tentato di ricurire con azioni semplici. Nella struttura ci saranno due campi regolamentari per eventi ai massimi livelli con la palla (pallavolo, basket, calcio a 5, pallamano); gli spazi potranno funzionare bene anche con la scherma e la ginnastica. Il palazzetto è stato allungato e alzato, sono state fatte delle modifiche e adeguamenti spazi per la scherma paralimpica. Dal punto di vista dello spettacolo invece abbiamo capito che i 15 metri d’altezza previsti inizialmente per il campo principale erano indispensabili per poter ospitare show di grande livello, mentre l’altezza impostata di 7,5 metri per la palestra piccola non era sufficiente. Abbiamo alzato tutto. La palestra è diventato un ulteriore palcoscenico (12 metri). Si tratta di un palasport ‘aperto’ e che respira verso il fiume Nera». A moderare la conferenza stampa il milanese Giorgio Coni (titolare dell’agenzia di comunicazione che segue la Salc).

PROCEDURE PEEP-PAIP, CAMBIA IL GRUPPO DI LAVORO

Il parterre per lo svelamento

Commercio, eternit e «voglia di verde»

Ampio spazio per gli spazi commerciali. Non se ne è parlato granché: «Ci sono contatti – ha specificato Sergio Anibaldi, futuro vicepresidente della PalaTerni srl – preliminari. Va visto come un elemento di riattivazione del centro e non come elemento di contrasto per le problematiche delle zone centrali», ha voluto mettere in evidenza. Altro capitolo, l’eternit. La società vuole accelerare, ma di mezzo c’è la bonifica e lo smaltimento: «C’è un’ordinanza attiva per chi lo gestiva, scade in questi giorni. La convenzione prevedeva che spettasse a loro farlo. In caso negativo interverrà il Comune in danno; ciò non creerà problemi al cronoprogramma per la demolizione», ha puntualizzato l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati. In precedenza invece si era concentrata su un altro aspetto: «Il progetto originario era carente dal punto di vista del verde e c’è stato un approfondimento con i progettisti. Abbiamo studiato di mettere a dimora più di 150 alberature ed un’architettura green, con tanto di pareti verticali verdi». Di poche parole il sindaco Leonardo Latini: «Miglioramenti continuativi per il palazzetto con la nostra visione di città. Deve tornare ad essere attrattiva, dinamica e lo sport è elemento essenziale. C’è voglia di essere green e verdi».

L’ENIGMA ETERNIT, TEMPO STRINGE

L’interno

L’augurio del questore e lo ‘spostamento’ verso il fiume

In prima linea – d’altronde da loro è arrivato un salvagente niente male – anche il presidente della fondazione Carit, Luigi Carlini: «Palasport e acquisizione dell’ex palazzo della banca d’Italia, due obiettivi raggiunti per sport e cultura. Il nostro finanziamento è indispensabile per la realizzazione: auspichiamo che Comune e costruttori lascino spazio anche alla fondazione». Particolare desiderio espresso dal questore, Roberto Massucci: «Credo che Terni abbia enorme bisogno di una visione e dunque riparto da questa parola. Il mio augurio è di poter gestire due grandi eventi insieme, uno al palazzetto e l’altro allo stadio». Occorre l’aiuto della Ternana. Domenico Ignozza, presidente del Coni Umbria, ha parlato di uno «sport umbro e ternano che si arrichiscono di un’infrastruttura che di certo serviva». Curiosità: a palazzo Spada anche l’ex assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari, uno degli avviatori del progetto nel suo complesso (lo studio di fattibilità fu esposto nel febbraio del 2016). Le società coinvolte – oltre alle già citate – sono lo studio Granati per i rilievi, l’Alpha servizi per i beni culturali snc e la società geologica srl (Luca Latella); i collaboratori alla stesura della documentazione sono Sergio Melchiorri, Alessandra Fiorucci, Nalita Proietti, Silvia Fontanella, Alessandro Bracchini, Serena Bracchini, Giulia Baldi, Luca Ciliani (architetti), Michela Botta, Federico Durastanti, Tito e Riccardo Berti Nulli, Vasco Truffini, Nando Granieri, Paolo Taburchi (ingegneri), Filippo Berti Nulli, Maurizio Liti e Stefano Giangiacomo (quest’ultimi due geometri).

22 FEBBRAIO 2016: IL PROGETTO ORIGINARIO

L’impatto esterno

L’esecutivizzazione e la speranza

Il Rup Piero Giorgini venerdì ha avviato l’iter per la conferenza dei servizi – di mezzo c’è anche la verifica di assoggettabilità a Via – e sarà possibile avanzare osservazioni entro il 2 aprile. Bene. L’obiettivo dichiarato è luglio e sul tema è stato Anibaldi a dare maggiori delucidazioni: «Il palasport può diventare un punto cardine per il rilancio economico della città. Un luogo dove si fa sport e c’è un vissuto intorno: ci sarà una grande passeggiata che dalla città arriverà lungo il fiume Nera, area food, commerciale, grandi alberature e pareti verticali. Una sorta di rigenerazione urbana. Tempi? Inizia la fase dell’iter autorizzativo, spero che possa essere ricondotto nei 30 giorni previsti; poi c’è l’esecutivizzazione del progetto definitivo che durerà 70 giorni. L’avvio dei lavori entro il prossimo luglio con intenzione di anticipare la demolizione del mattatoio con un progetto stralcio funzionale; il ompletamento è previsto per ottobre 2022, ma vogliano anticipare a giugno 2022». ‘Nascosto’ l’assessore regionale ai lavori pubblici Enrico Melasecche, in azione solo per un paio di frasi legate al Libero Liberati: «Ci riattiviamo anche lì». E un input a Cioni a conferenza ormai conclusa: «Non si è parlato del traffico veicolare».

L’impatto esterno

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