Terni, palestre sport: «Alternative? Eccole»

Confronto tra Comune, Coni e associazioni. La Proietti: «Se non va bene la soluzione trovata c’è la chiusura o la convenzione». Arriva ingegnere nelle scuole per check

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L’appuntamento era stato fissato per spiegare ciò che comporta la nomina di ‘European city of sport 2021’ ma l’attenzione era tutta rivolta alla situazione delle palestre scolastiche di gestione comunale, seppur in realtà ci sia stato spazio per tirare in ballo anche quelle provinciali. Protagonisti l’assessore allo sport Elena Proietti e il delegato provinciale del Coni Francesco Tiberi di fronte poco meno di cinquanta persone in rappresentanza di diverse associazione sportive del territorio. A trovarsi in disagio da settimane per la vicenda sono soprattutto la pallavolo e il basket: «La discriminante tra palestre e impianto sportivo è la presenza di pubblico, la certificazione non c’è per il secondo caso. Abbiamo trovato una soluzione per far iniziare i campionati e nel frattempo c’è un nostro ingegnere che ha la legittimità e la competenza per poter rilasciare la certificazione: inizierà a breve il giro per le verifiche. Le soluzioni sono due se non va bene quella già trovata: si chiudono le strutture oppure le società sportive, come accade con il calcio, fanno le convenzioni e si occupano della manutenzione. Purtroppo le alternative sono queste», ha sentenziato la 31enne.

PALESTRE PROVINCIA, SI PROCEDE CON AVVISO PER AFFIDAMENTI DIRETTI

Strinati e l’affanno della società

L’assessore nella circostanza ha con sé un ‘rinforzo’ amico, l’eurodeputato romano – ex sindaco di Terracina – eletto nella circoscrizione Italia centrale Nicola Procaccini: il 43enne ha parlato di sport come fattore economico, finanziamenti, bandi e possibilità di fondi europei prima di cedere la parola alla Proietti e a Tiberi. Ad aprire il dibattito tuttavia – «iniziamo con il botto», esclama l’ex arbitro – è stato Tommaso Strinati, delegato provinciale del Cip Terni: «Vediamo le difficoltà che hanno le società sportive ad andare avanti e di conseguenza servirebbe un’iniezione di buone speranze. Speriamo di trovare giusti spunti in questa occasione». Si passa all’attualità: «La nomina è una vittoria grazie alla presenza del Coni e le associazioni sportive che hanno fatto vedere cosa significa essere una città dello sport. Diciamo che una cosa buona – fa riferimento al momento odierno – si trasforma in un boomerang purtroppo, succede a chi fa. Il controllo Aces? Le guardano, quantità e qualità. Ne abbiamo di infrastrutture e so bene qual è la situazione, noi siamo fortunati e stiamo cercando di migliorare: due settimane fa ho parlato con il vice di Malagò (segretario generale), Carlo Mornati, in tal senso. Le associazioni ci permettono di avere una prospettiva e sul mondo della disabilità non ci siamo fermati. Cosa comporta essere città europea dello sport? Non arriveranno soldi ma entriamo in una rete già consolidata che apre possibilità per farci conoscere». Si avvicina il momento di parlare dell’argomento ‘caldo’: «C’è il progetto del palasport perché non possiamo non averlo e come obiezione viene detto che pensiamo a quello e non abbiamo le palestre scolastiche: lo so che state – si rivolge verso la platea in forma scherzosa – con il fucile pronto, vedo i vostri sguardi».

LO SCONTRO LUPI-PROIETTI

L’approccio, il calvario e il tour. Spunta esposto

Parte la spiegazione sulle palestre: «C’è questo decreto 151 del 2011 che non è mai diventato attuativo perché è sempre stato prorogato. Pensavamo accadesse lo stesso quest’anno e invece no, serve la certificazione specifica: l’ingegnere fa delle prescrizioni tecniche per il rilascio ma il Comune non ha i soldi per fare gli interventi (tribune, uscite sicurezza ecc.), il punto è sempre quello. La Provincia le ha direttamente chiuse e ha fatto i bandi, noi abbiamo cercato di trovare una soluzione perché non possiamo far smettere migliaia di ragazzini. Il calvario con i vigili del fuoco si è concluso nella settimana di Ferragosto ed eravamo riusciti a risolvere, il vicecomandante del 115 ci disse che andava bene perché è stato trovata un’interpretazione normativa cui siamo appellatti. Così le abbiamo riaperte». Peccato che l’8 ottobre arriva una circolare che parla solo di allenamenti possibili e non gare ufficiali: «Un errore – taglia corto – di comunicazione, è stata fatta subito la rettifica perché altrimenti i campionati non sarebbero potuti partire. So bene che per i ragazzi minorenni è difficile lasciar fuori i genitori dalle strutture: magari piove e fa freddo, però era importante far iniziare i tornei. Nel contempo abbiamo individuato un ingegnere che ha l’abilitazione per il rilascio delle certificazioni: scuola per scuola farà il giro e, in caso di prescrizioni, partiremo da quella dove c’è la cifra più bassa. Man mano che arriveranno fondi interverremo. Sono convinta che da qui ad un paio di anni tutte le palestre scolastiche del Comune saranno ok. Ci prendiamo la responsabilità per gli accessi nel contempo». A tal proposito sarebbe stato presentato un esposto contro il fatto che sia un rappresentante delle associazioni a controllare gli ingressi nelle palestre. Vedremo. C’è anche una sorta di appello: «Vi chiedo aiuto. Una volta era l’opposto: il Comune si è ridotto a chiederlo». Presenti esponenti di varie discipline come basket, pallavolo, tennis, pattinaggio, arrampicata, mountain bike, podismo, motociclismo, calcio e canoa.

IL DIETROFRONT DEL COMUNE: «LE GARE SI POSSONO GIOCARE»

Il sovraffollamento e la Fipav

Tiberi dà manforte alla Proietti quando si va sul tema dell’utilizzo delle palestre: «Le problematiche della Provincia si riversano sul Comune perché le società fanno richieste per giocare. Per la Fip – strutture del Federico Cesi e dell’Ipsia – entro breve si dovrebbe definire per la concessione delle tre palestre e ciò potrebbe sgravare un po’ il Comune. Per la Fipav il consiglio federale si è messo di traverso». Tra chi assiste si fanno avanti Enrico Clementoni – Grs Terni – e Carlo Danieli dell’Euro Sport Club (pattinaggio): richieste di delucidazioni su impiantistica in generale, credito sportivo e agibilità. Per il secondo invece il problema è nato «a gennaio ma nessuno ci ha messo mano per quel che concerne la Provincia, ha una posizione più rigida. I minibandi sono andati deserti perché non si può pensare un bilancio con i soldi degli sportivi. In generale la colpa non può essere data agli amministratori attuali, né comunali ne provinciali: sono vent’anni che devono essere ristrutturate». Palla di nuovo alla Proietti: «Ora abbiamo molte richieste e alcune palestre sono piene. La Giovanni XXIII ha 9 ore libere, Orazio Nucula 2,5, Vittorio Veneto 9, Brin 6, Falcone-Borsellino 15, Donatelli 10, Le Grazie 11: le società le tratteremo tutte allo stesso modo e la precedenza l’avranno chi c’era già lo scorso anno. Priorità ai campionati, per chi è rimasto fuori ne dobbiamo parlare in merito agli allenamenti. Possiamo fare solo questo». Riecco Danieli: «Trasferire tutti gli orari delle palestre provinciali alle comunali è impossibile». C’è anche un attacco alla Fipav: «Mi ha fatto fare una figuraccia – riprende l’assessore – per quel che concerne la palestra dei vigili del fuoco, il giorno previsto per la firma della convenzione si sono tirati indietro. Si tratta di una struttura nuova e inutilizzata». E intanto i ragazzi sono in balia degli eventi, al netto delle responsabilità. C’è già chi ha esordito in campionato – vincendo sulla Uisp Perugia – ad Acquasparta, come la Virtus Basket Terni.

L’attesa per l’anticorruzione

Infine arriva la richiest: «Esiste una delibera che si possono fare lavori a sconto-affitto per gli impianti sportivi e ho fatto una domanda tempo fa. Ho presentato il progetto per la palestra di Campomaggiore e mi è stato risposto che il nostro caso non è considerato un affitto, c’è possibilità di intervenire? Noi spendiamo dei soldi e paghiamo tutti i mesi, non si può sbloccare?». La Proietti replica: «Non avete una convenzione, ecco il motivo». Resta sull’argomento: «Per l’allungamento delle convenzioni siamo in attesa della risposta dell’Anac perché è cambiata la legge sugli appalti. Le delibere sono pronte per chi si è fatto avanti». Altra puntata in archivio.

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