Parco Cardeto: si chiude per Terni Reti. A vuoto il tentativo de Le Macchine Celibi

Ultimo step per l’affidamento in house triennale 2024-2026. Ci ha provato la società cooperativa, niente da fare. Per il Comune esborso da 57 mila euro

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di S.F.

Parco ‘Bruno Galigani’ del quartiere Cardeto a Terni, step finale per la rinegoziazione dell’affidamento per il 2023 e soprattutto la concessione di servizi triennale a Terni Reti dal 2024 al 2026. Motivo? Si chiude l’iter avviato formalmente l’8 gennai scorso con l’atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale. A vuoto il tentativo di inserimento de Le Macchine Celibi.

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Il tentativo de Le Macchine Celibi

I termini della concessione sono già noti da quattro mesi e ora non si fa altro che terminare la procedura per l’affidamento in house providing. La novità? C’è stato un tentativo di inserimento dopo che il 22 gennaio il responsabile unico di progetto – il funzionario tecnico Federico Nannurelli – ha inviato la lettera d’invito a Terni Reti e il 12 febbraio è avvenuta la pubblicazione dell’avviso di manifestazioni di interesse: ha risposto, oltre alla società controllata da palazzo Spada, anche la società cooperativa Le Macchine Celibi. Qualcosa non è andato liscio: «Permaneva l’assenza di utili elementi di confronto e di comparazione, pertanto il Rup chiedeva a Le Macchine Celibi di fornire una integrazione al fine di valutare la sostenibilità economica dell’affidamento del servizio anche ai fine dell’interesse pubblico». Nel documento istruttorio viene specificato che la società non ha presentato gli elementi integrativi e il 18 aprile scorso Nannurelli ha mandato una nota di chiarimento per concludere la procedura.

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L’esborso per il Comune e l’economia

Nell’offerta di Terni Reti è previsto anche un esborso dell’amministrazione comunale alla società nell’ambito del piano economico-finanziario triennale: 32 mila per il primo anno di contratto (2024), 15 mila per il secondo e, per l’ultimo, canone a zero. Dunque la spesa complessiva a carico di palazzo Spada è di 57.340 euro considerando anche l’Iva. Sarà dunque la società dell’Au Alessandro Campi a gestire parco ed impiantistica sportiva per ricavare le risorse utili a coprire i costi di gestione. C’è un’ulteriore novità: la controllata ha proposto il 1° febbraio la rinegoziazione per il 2023 e l’importo dovuto è ora quantificato in 118.340 euro. Per il Comune significa un’economia di spesa da 28.060 euro rispetto a quanto precedentemente determinato. A stipulare il contratto sarà il dirigente a lavori pubblici e patrimonio Piero Giorgini.

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