Parkinson sconfitto, torna a camminare

Terni, un anziano bloccato a letto da 10 mesi rimesso in piedi all’ospedale de L’Aquila

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Era bloccato a letto da 10 mesi a dal morbo di Parkinson. Ma un 77enne ternano adesso è tornato a camminare, a distanza di poche ore da un trattamento farmacologico praticato per la prima volta in Abruzzo.

L’intervento È accaduto all’ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila dove, nel reparto di clinica neurologica, l’uomo ha ripreso a passeggiare in corsia, aiutato dalla moglie, stupita e incredula per l’eccezionale risultato tra la grande soddisfazione di tutto il team di specialisti che hanno effettuato l’intervento.

La tecnica Il trattamento, spiega l’ospedale abruzzese, «è contemplato già da alcuni anni nelle linee-guida internazionali, ma richiede una specifica e lunga preparazione dello specialista, grande accuratezza e manualità nell’esecuzione, minuziosa preparazione del paziente». Il sistema di terapia messo in atto nel reparto diretto dal professor Carmine Marini si basa su un piccolo foro sulla parete dell’addome, dove viene inserita una cannula fino al duodeno (un segmento dell’intestino tenue) tramite la quale viene somministrato un farmaco relativamente recente, ‘Duodopa’, che rispetto altri medicinali attualmente usati assicura un alto grado di efficacia sul paziente per tutta la giornata. Il trattamento richiede una notevole esperienza dell’endoscopista, che nel reparto è praticata dal dottor Loreto Lombardi.

La spiegazione A questa terapia (di secondo livello) si ricorre quando altri farmaci sono stati precedentemente utilizzati senza successo, come nel caso del 77enne con gravi effetti collaterali come le allucinazioni, che avevano causato nel malato uno stato pressoché totale di immobilità protrattosi per quasi un anno: «Questo tipo di terapia – spiega il professor Marini – non è nuovo ma, per l’estrema delicatezza delle manovre, la precisione
nell’introduzione al centimetro della sonda nell’intestino e l’accurata preparazione, necessita di endoscopisti con un ricco bagaglio di esperienza e, naturalmente, di un reparto come il nostro che dagli anni ’70 e’ punto di riferimento per l’Abruzzo e non solo e che dispone di tutti i requisiti, strumentali, logistici e professionali, per garantire prestazioni di alta qualità».

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