Nei giorni scorsi la polizia Postale – Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) Umbria e sezione di Terni – ha arrestato un 27enne ternano residente nella prima periferia est della cittร – L.D. le sue iniziali – per detenzione di materiale pedopornografico.
ยซL’indagine – spiega una nota della procura di Perugia – ha avuto origine da un monitoraggio in rete del Servizio centrale della sicurezza cibernetica che segnalava nei primi mesi dell’anno, e nel territorio di competenza della polizia Postale dell’Umbria, il caricamento e la condivisione in rete dei files a contenuto pedopornografico e, di conseguenza, elementi integranti il reato sia di pornografia minorile che di detenzione o diffusione di materiale pedopornograficoยป.
ยซDopo aver acquisito una serie di elementi indiziari nei confronti dell’indagato – prosegue la procura diretta da Raffaele Cantone – รจ stato emesso un decreto di perquisizione locale, personale ed informatico per svolgere le opportune verifiche in ordine ai fatti contestati, attesa la fondatezza di ritenere che nei luoghi, anche virtuali, a disposizione dell’indagato (residenza-dimora-domicilio e relative pertinenze) potessero essere rinvenute cose o tracce riferibili ai reati in oggettoยป.
Durante le fasi della perquisizione informatica, il personale del Cosc ยซha rinvenuto, all’interno di uno dei dispositivi in uso all’indagato, oltre 7.800 files di immagini e video a carattere pedopornografico, collezionati e categorizzati all’interno di specifiche cartelle, che riproducevano immagini di minori abusati. Atteso quanto emerso nel corso dell’attivitร , ricorrendone i presupposti e di concerto con l’autoritร giudiziaria di Terni, l’uomo รจ stato arrestato in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e messo a disposizione dell’autoritร giudiziariaยป.
Nell’udienza tenutasi lo scorso 2 agosto di fronte al tribunale di Terni, con il 27enne difeso dagli avvocati Mattia Contessa e Lorenzo Capponi, il giudice Biancamaria Bertan ha convalidato l’arresto, confermando la misura cautelare degli arresti domiciliari e inviando gli atti al gip di Perugia ritenuto competente per il procedimento penale che scaturirร dalla vicenda. ยซL’arresto del soggetto e il sequestro del materiale rinvenuto – conclude la procura – ha di fatto impedito ulteriori condivisioni e diffusioni attraverso la rete internetยป.