di P.C.
Si sarebbe potuto scrivere il nome per esteso, ma ci sarebbero voluti decine di cartelli, uno in fila all’altro, per metterli tutti: Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del Sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cilicia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo. Ma in realtà sarebbe bastata una parola sola: Totò.
La targa Al genio napoletano, icona immortale della comicità, sabato pomeriggio è stata dedicata una strada nel territorio comunale di Perugia, precisamente a Ponte San Giovanni, in zona Balanzano: strada del Piano, una traversa di via Benucci. Alla cerimonia – organizzata in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della morte (il 15 aprile 1967) – hanno preso parte il presidente della Commissione toponomastica, l’assessore Dramane Waguè, il vicepresidente Carmine Camicia, i consiglieri comunali Massimo Perari e Antonio Tracchegiani, rappresentanti delle associazioni locali (Antonello Palmerini e Paolo Befani della Pro Ponte, Gianfranco Mincigrucci della Pro Loco) e vari artisti, che hanno reso omaggio all’artista: la canzone ‘Malafemmena’ – scritta da Totò – è stata interpretata da una compagnia di canto venuta appositamente da Napoli mentre il quadro col volto dell’attore è stato realizzato per l’occasione dall’artista assisano Sabato Ariante.
Nobile popolare In realtà il nome col titolo nobiliare lo ha ‘conquistato’ in età avanzata. Quello di nascita era leggermente più corto: Antonio Vincenzo Stefano Clemente. Era nato infatti da Anna Clemente e da padre ufficialmente ignoto, il marchese Giuseppe De Curtis, che non lo riconobbe. Poi fu adottato in età adulta da un altro marchese. Il nome De Curtis fu acquisito, insieme al titolo nobiliare, dopo anni di battaglie legali. Ma intanto lui, per tutti, era Totò, quanto di più popolare il mondo del cinema italiano abbia prodotto nella sua storia. Tanto amato dagli spettatori quanto osteggiato dalla critica, che solo post mortem gli ha tributato i meriti che ora tutti gli riconoscono.
Totò e Perugia Fortemente legato a Napoli, città natale e dove poi fu sepolto (dopo i tre funerali che seguirono la sua morte), Totò ha conosciuto il successo a Roma, con l’avanspettacolo e il teatro di rivista, che hanno spopolato nell’immediato dopoguerra. Una delle sue riviste esordì proprio a Perugia, al Teatro Morlacchi, il 19 novembre del 1956. Fu una sorta di prova generale, prima della ‘prima’, che fu al Sistina di Roma.
Il ‘finto divorzio’ A Perugia è legato anche un episodio controverso della vita privata di Totò: fu la Corte d’Appello del capoluogo umbro, infatti, a ratificare la sua richiesta di annullamento del primo matrimonio con Diana Bandini Lucchesini Rogliani, già approvata da un tribunale ungherese. Era il 1939, il rapporto era in crisi, ma i due rimasero insieme per altri undici anni prima della definitiva separazione. Un po’ per tutelare la piccola Liliana (che aveva solo due anni) un po’ perché in fondo si volevano bene e quello della separazione era stato solo un capriccio. Poi, quando nel ’50 Diana decise di andarsene, Totò le dedicò la celeberrima ‘Malafemmena’.
PERUGIA, LA RIVOLUZIONE TOPONOMASTICA: TUTTI I NOMI
A Balanzano le vie degli artisti Via Antonio De Curtis è solo l’ultima, in ordine di tempo, di tante altre intitolazioni decise dal Comune di Perugia. Ricordiamo quella a Luisa Spagnoli, cui è stata intitolata una rotatoria. L’elenco è compreso nel piano toponomastica del Comune di Perugia presentato nel dicembre 2015. A Balanzano, oltre a Totò, tanti altri artisti: Alberto Sordi, Massimo Troisi, Nino Manfredi, Eduardo de Filippo, Giorgio Gaber, Anna Magnani, Gabriella Ferri, Gilberto Govi, Rino Palmieri, Francesco Stangolini, Antonio Severi, Francesco Maria Frollieri. «Balanzano si arricchisce ancora di più – ha detto Camicia – questo è diventato il quartiere con vie dedicate a vari artisti del mondo dello spettacolo, tra questi, gli attori Anna Magnani, Alberto Sordi, Nino Manfredi e Massimo Troisi e i cantanti Giorgio Gaber e Gabriella Ferri. Un modo per omaggiarli e ringraziarli della loro arte e che i residenti hanno molto apprezzato». Prossime inaugurazioni, sempre a Balanzano, saranno dedicate all’attore Rodolfo Valentino e al cantante Claudio Villa. A Centova, poi una rotatoria in omaggio al regista Federico Fellini.