Perugia, Arena Curi: «Se si abbandona il progetto, si prosegue con ristrutturazione»

Conferenza dell’esecutivo Romizi sullo stato dell’arte: strada in salita. Ci sono diverse criticità

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Criticità in conferenza di servizi e forti dubbi del Comune di Perugia sul progetto Arena Curi. Conseguenza? Indecisione sulla dichiarazione di pubblica utilità, richiesta dai proponenti per poter procedere. L’amministrazione comunale mercoledì si è esposta formalmente sullo stato dell’arte.

LA RELAZIONE CONCLUSIVA DELLA CONFERENZA DI SERVIZI – LEGGI

I guai

Mercoledì c’è stata una specifica conferenza stampa per parlare del progetto di partenariato pubblico-privato: in ballo l’impianto con capienza di 18 mila posti, un’area commerciale, hotel e superfici destinate ad uffici: «Si è trattato di un lungo e dettagliato – le parole dell’assessore allo sport Clara Pastorelli – lavoro proseguito per mesi che, a seguito del completamento della conferenza di servizi, ha portato ad alcune risultanze che ora saranno oggetto di specifica valutazione e successiva delibera riguardante la dichiarazione o meno del pubblico interesse da parte della giunta». Ad illustrare l’iter della proposta e le risultanze tecniche della conferenza di servizi sono stati il dirigente impianti sportivi Paolo Felici e, per gli aspetti prettamente economici, il dirigente dei servizi finanziari Stefano Baldoni.

L’APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI

Cosa succede

Il sindaco Andrea Romizi e l’assessore Pastorelli hanno riferito che «la giunta nei prossimi giorni provvederà ad analizzare tutte le risultanze con conseguente determinazione in ordine alla dichiarazione o meno del pubblico interesse dell’opera. Resta chiaro che, qualora si decidesse di abbandonare il progetto, proseguirà l’iter, già avviato con la ristrutturazione della curva nord, relativo alla riqualificazione dell’impianto esistente con interventi previsti per la gradinata e la curva sud. Interventi questi già contenuti nel piano triennale delle opere pubbliche e temporaneamente interrotti solo al fine di poter completare l’analisi del progetto di Arena Curi». Tutto ciò perché l’interesse primario è «di garantire la sicurezza e la piena fruibilità dello stadio». Strada più che in salita.

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