Perugia, caos mense: ancora scontro

L’assessore Wagué e i dirigenti disertano la commissione consiliare, che è stata rinviata al 7 luglio

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Si è riunita martedì mattina la IV commissione consiliare del Comune di Perugia per discutere il tema all’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle sulla questione delle mense scolastiche, alla presenza di due rappresentanti delle Associazioni dei genitori. Grandi assenti, nonostante fossero stati invitati, l’assessore comunale Dramane Wagué e i dirigenti Migliarini e Zampolini.

I lavori La Commissione si è aperta con la lettura da parte del presidente di una stringata nota a firma della Zampolini, nota che è stata severamente stigmatizzata sia dal presidente che da molti presenti: «Anziché mandare comunicazioni con risposte generiche a domande mai poste si è ritenuto che, visti i lauti compensi dei dirigenti, dovessero necessariamente essere presenti per rispondere direttamente e rendere conto alla Commissione».

Domande senza risposte I rappresentanti dei genitori hanno posto molteplici e seri interrogativi, a partire dai costi effettivi dell’attuale appalto e dai giustificativi dell’aumento ventilato della base d’asta del nuovo appalto che il Comune sembrerebbe inesorabilmente voler bandire, per arrivare ai contributi di supporto all’attività didattica che l’amministrazione non ha mai chiaramente detto di voler mantenere. Sono stati esibiti documenti relativi alla prima convenzione risalente all’anno 2008, quali atto costitutivo, convenzione e statuto, che erano stati predisposti dal Comune stesso con l’avallo dei dirigenti e del segretario comunale, «tenendo conto – si legge in una nota di trasmissione dell’amministrazione – delle indicazioni provenienti dai genitori, ma soprattutto nel rispetto delle normative vigenti e indispensabili relativamente alla costituzione delle Associazioni no-profit».

Cosa è cambiato nel frattempo? Significativo il report finale al 31 dicembre del 2012 degli obiettivi raggiunti dai dirigenti dell’epoca, fra i quali la dottoressa Migliarini, proprio con riferimento alla riorganizzazione del servizio di mensa scolastica secondo criteri di qualità ed efficienza, mediante il sistema che ha per protagonisti i genitori per l’acquisto delle derrate e la promozione di attività didattiche: «Sistema che oggi quegli stessi dirigenti, a parità di norme, vogliono demolire ritenendolo ad un tratto illegittimo, senza spiegare cosa sia cambiato nel frattempo. Data l’assenza dei dirigenti, sottrattisi ancora una volta al contraddittorio – fanno sapere – il presidente ha rinviato la seduta al 7 luglio».

Riunione di maggioranza Durante la discussione è stato comunicato che il sindaco Andrea Romizi avrebbe indetto per matedì pomeriggio una riunione di maggioranza con l’assessore Wagué e la dirigente Migliarini, esclusi i rappresentanti dei genitori e i consiglieri di opposizione, proprio per discutere se procedere con l’esternalizzazione o meno. «Ma dal momento che il tavolo paritetico votato in commissione nella seduta del 16 giugno scorso non è stato ancora attivato – si chiedono i genitori – e la maggioranza si riunisce senza invitare genitori e opposizioni, ci si domanda: a cosa serve discutere in Commissione se i poi i dirigenti si negano al confronto e la maggioranza ne discute senza contraddittorio? Noi genitori vogliamo essere ascoltati in ogni sede».

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