Mense scolastiche, genitori vs Comune

Perugia, convocata un’assemblea generale, a cui è stato invitato anche il sindaco

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di Rosaria Parrilla

Alla fine l’incontro che si doveva tenere con l’amministrazione comunale lunedì non si farà. I genitori e i comitati mense non hanno intenzione di stare a guardare, mentre il Comune va per la sua strada senza ascoltare le loro ragioni e proposte.

La querelle Il braccio di ferro tra i protagonisti riguarda sempre le mense scolastiche e l’esternalizzazione del servizio. Proposta rigettata al mittente – il Comune – e che di fatto annulla il ruolo che hanno sempre avuto in questi anni i genitori dei bambini che hanno comprato, con un’attenzione particolare alla qualità e al risparmio, di tasca propria il cibo che viene poi cucinato dalle cuoche. Ora, dopo la porta sbattuta in faccia ai genitori, si è arrivati ad un punto di rottura definitiva. La proposta dei genitori e dei comitati è stata rifiutata in toto. «Prendiamo atto del fatto che l’amministrazione non intende dare corso alla nostra proposta tecnica con motivazioni che non condividiamo – dicono in coro -. È inaccettabile che tutte le alternative proposte (associazione di volontariato, fondazione, istituzione ed altro) vengano cassate, quando in altri Comuni d’Italia vengono attuate e funzionano. Se poi la soluzione dell’appalto deve risultare a tutti i costi la migliore, perché ritenuta quella più economica, allora significa che il vaglio della nostra proposta esula da valutazioni puramente giuridiche».

Assemblea Amarezza, dunque, traspare da coloro che si sono prodigati a trovare una soluzione, a cui fin da subito il sindaco aveva fatto intendere di volerla mettere in pratica e di trovare una soluzione congeniale a tutti. Così di comune accordo, i genitori e i comitati hanno deciso di non presentarsi all’appuntamento di lunedì e di convocare un’assemblea generale, che si terrà giovedì alle 21, a cui è stato invitato anche il sindaco Andrea Romizi.

L’antecedente L’intento dell’inquilino di Palazzo dei Priori, Romizi, di rivedere le intenzioni della sua giunta e di trovare una soluzione di comune accordo, secondo i genitori, si è rivelata per quello che è: una farsa. Tra i genitori, chi è rimasto deluso e chi se lo aspettava – più volte i comitati avevano chiesto di anticipare il confronto entro il 25 maggio -, si vocifera che l’atteggiamento dell’amministrazione sarebbe da interpretare sotto una nuova ottica, ovvero voleva scoprire le sua carte solo ad elezioni concluse. Il documento a firma delle associazioni genitori e dei comitati sottolinea un concetto chiaro: «sulla qualità del cibo dei nostri figli non ‘patteggiamo’». E proprio per questo motivo è stato ribadito che l’acquisto dei viveri dovrà essere affidato ancora una volta ai genitori, tramite una convenzione gratuita. Così, sempre secondo i fautori della proposta, si sarebbe evitato l’affidamento a terzi mediante appalto oneroso e si sarebbe risparmiato. Ma i dirigenti la scorsa settimana hanno rigettato la soluzione per intero, perché non sarebbe fattibile. Alludendo poi anche alla parola d’ordine di questi tempi: risparmiare. Una spiegazione che non è basta ai genitori che ovviamente per i loro bambini vogliono cibo di qualità e sono sempre attenti al portafogli.

Commissione Paritetica «Desta amarezza il fatto – aggiungono – che ad oggi il nostro sindaco non abbia ancora risposto al protocollo d’intesa presentato a garanzia dell’impegno politico che è stato finora soltanto affermato a parole e relegato al tavolo tecnico, e che ha lo scopo di scongiurare il rischio che tutto si riduca alla mera volontà di acquisire l’appoggio dei genitori per confermare la bontà di decisioni inamovibili prese dall’alto. Insistiamo nella costituzione di una commissione paritetica per concertare l’alternativa e consentire l’effettiva partecipazione dei genitori alla formazione della volontà pubblica».

L’ultimatum Pertanto i genitori e i comitati chiedono di ricevere entro martedì notizie in merito alla data di un ulteriore incontro con il sindaco, già rinviato lo scorso 20 maggio. perché malato.

Twitter @Ros812007

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