Perugia, mense: Comune in ritardo

La denuncia arriva dai genitori che avevano sollecitato un incontro con il sindaco: «Arretrati da febbraio»

Condividi questo articolo su

di Rosaria Parrilla

Ancora sul piede di guerra i genitori e i comitati mensa che ribadiscono forte preoccupazione per non essere stati ricevuti, nonostante i ripetuti solleciti, dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi. Avevano chiesto urgentemente un incontro chiarificatore, prima delle elezioni regionali, dopo aver consegnato il proprio documento, in cui nero su bianco hanno messo in evidenza come i genitori o ‘le madri ignote’ – secondo l’espressione usata dall’assessore comunale Francesco Calabrese – non intendano ‘patteggiare’ sulla qualità del cibo che deve essere cucinato nelle cucine delle mense scolastiche.

L’avviso Al sindaco avevano scritto a chiare lettere che volevano un incontro entro il 25 maggio. Ma così non è stato. «Ad oggi – fanno sapere – non abbiamo ancora indicazioni su come l’amministrazione intenda procedere. Ribadiamo il fatto che i genitori dei bambini, da noi rappresentati e che hanno espresso la loro solidarietà e supporto alla battaglia comune, chiedono quotidianamente di sapere quale sia la risposta del Comune ed attendono con impazienza di conoscere le sorti del servizio, in considerazione anche del fatto che l’anno scolastico volge ormai al termine».

Ritardi pagamenti fornitori A tutto ciò si aggiunge il problema dei pagamenti. L’amministrazione a quanto sembra sarebbe in ritardo con i pagamenti, dallo scorso febbraio, nell’erogazione dei fondi previsti per la refezione. «Manifestiamo – aggiungono – il nostro disappunto anche per il crescente ritardo accumulato dal Comune. Le casse delle associazioni genitoriali sono a secco con il rischio di insolvenza nei confronti dei fornitori e, nell’ipotesi più estrema, di sospensione delle forniture e conseguentemente della somministrazione dei pasti ai bambini per causa di forza maggiore». Da indiscrezioni sarebbe emersa l’intenzione del sindaco di lasciare le cose come stanno anche per il prossimo anno scolastico. Romizi si sarebbe reso conto, a quanto sembra, che esternalizzare il servizio avrebbe sollevato un grosso polverone, più di quanto già non sia successo.

Twitter @Ros812007

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli