Perugia, caos mense: genitori insoddisfatti

Loro non intendono mollare e se ne ritornerà a parlare in commissione consiliare

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Le associazioni dei genitori e dei comitati mensa di Perugia, procedono con decisione lungo la strada fin qui tracciata, con la ferma convinzione che la loro proposta costituisca modello di un sistema virtuoso, che sia sostenibile e che debba essere valutata in modo approfondito.

Questione aperta anche in considerazione delle molteplici criticità emerse nella posizione del Comune rappresentata in seno alla commissione consiliare permanente che si è riunita per la seconda volta martedì per discutere la proposta avanzata dai genitori, dopo che i dirigenti non si era presentati alla prima convocazione.

I costi delle gestioni «In particolare – fanno sapere – i dirigenti non hanno risposto in modo puntuale alla domanda riguardante i costi delle gestioni delle associazioni, nonostante ogni anno vengano redatti i relativi resoconti da cui, tra l’altro, è possibile ricavare il costo a pasto. Non hanno riferito un report di analisi dei costi e benefici in merito all’andamento dell’appalto finora espletato, con riferimento in particolare al polo San Sisto».

L’importo pasto «Non hanno nemmeno risposto – aggiungono – alla domanda diretta che gli è stata posta circa il paventato aumento dell’importo posto a base d’asta a parità di servizi e, solo dietro forte sollecitazione anche dei consiglieri stessi, hanno ipotizzato un risparmio di 200 mila euro senza tuttavia riferire da cosa verrà ricavato, se dal cibo, dal servizio oppure dalla attività extra-didattiche, che pure vengono sostenute dal risparmio di gestione delle derrate da parte dei genitori».

Sul piano giuridico non sono apparsi «affatto convincenti, trincerandosi dietro un’interpretazione estremamente restrittiva ed opinabile delle norme. Ne è conferma il fatto che da più parti sia stato richiesto un serio approfondimento istruttorio mediante l’istituzione di una commissione paritetica». Frattanto, le associazioni dei genitori hanno presentato istanza di accesso agli atti con i quali in passato il sistema era stato approvato con l’avallo del segretario comunale e di tutti i dirigenti.

Ritorno in commissione Al termine dei lavori, è stato deliberato l’ordine del giorno, presentato dal Pd, che prevede la costituzione della commissione paritetica, «come già da noi richiesto nel corso della precedente commissione». L’appuntamento a questo punto è rimandato a martedì 23 giugno, quando si tornerà in commissione a discutere dell’appalto.

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