Perugia, la Cgil attacca sugli impianti sportivi

«Sconcerto e preoccupazione per il ‘balletto’ al quale si sta assistendo, da settimane, in merito all’affidamento della gestione»

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«Sconcerto e preoccupazione per il ‘balletto’ al quale si sta assistendo, da settimane, in merito all’affidamento della gestione degli impianti sportivi cittadini di proprietà del Comune di Perugia». Ad esprimerli è la segreteria regionale del Slc Cgil dell’Umbria.

L’affondo Secondo il sindacato «non è possibile non sottolineare come tutta questa vicenda sia stata affrontata dall’amministrazione comunale con qualche approssimazione e come, comprensibilmente, il fatto abbia ingenerato dubbi e interrogativi sia a livello della pubblica opinione che, per quanto ci riguarda direttamente, tra i lavoratori della Coop London (ovvero l’azienda cooperativa facente parte dell’Ati titolare dell’appalto) che dopo il forfait della capogruppo Darvin ha proseguito le attività di gestione degli impianti facendosi anche carico di assicurare la continuità occupazionale dei dieci addetti che già lavoravano per la Darvin medesima».

La polemica Non è, insiste Slc Cgil, «per voler essere ingenerosi a tutti i costi, tuttavia dobbiamo rimarcare come l’amministrazione comunale fosse stata per tempo (quattro mesi fa) resa edotta del fatto che la Coop London avrebbe inviato disdetta anticipata dell’appalto proprio per favorire la messa a punto di un nuovo bando di gara, al quale peraltro la stessa Coop London aveva asserito di essere interessata a partecipare. Per questo, restano incomprensibili sia la comunicazione formale inviata a luglio dal Comune di Perugia alla Coop London con la quale si comunicava il ripristino della gestione diretta (con quale personale, poi?…) degli impianti da parte del Comune, sia la scelta di procedere alla pubblicazione di semplici avvisi per sollecitare manifestazioni di interesse in luogo del dovuto bando di gara (salvo – ovviamente – dover poi provvedere all’annullamento degli stessi…)».

«Tempo perso» In definitiva, prosegue il sindacato, «oltre all’approssimazione, dobbiamo purtroppo constatare che si è perso del tempo e che, ora, si è ormai a ridosso della ripresa delle attività sportive senza che l’appalto di gestione degli impianti abbia formalmente trovato un nuovo soggetto esecutore. Non sappiamo se e come questo fatto potrà avere delle ripercussioni in tema di fruizione degli impianti da parte della cittadinanza. Ciò che invece sappiamo, è che i lavoratori ex-Darvin ed ora Coop London sono in possesso delle professionalità e delle competenze specifiche necessarie alla conduzione degli impianti sportivi in questione (si pensi in particolare al Palasport Evangelisti o al Santa Giuliana) e che pertanto, anche in un ottica di salvaguardia dei livelli occupazionali nella nostra Regione, già pesantemente falcidiati dalla crisi, riteniamo doveroso nei loro confronti, per quanto è lecito e possibile, un sovrappiù di considerazione da parte dell’Amministrazione comunale nella predisposizione del nuovo bando di gara».

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