Perugia, dietrofront sugli impianti sportivi

Il Comune ha annullato la gara per la gestione del palaEvangelisti, del palaPellini e del complesso Santa Giuliana. Pd scatenato

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Tutto da rifare per il palaEvangelisti ma anche per il palaPellini e il complesso Santa Giuliana: a tre giorni dalla scadenza dei termini per presentare le domande, il comune di Perugia ha infatti annullato la gara per l’affidamento triennale dei tre impianti sportivi, indetta lo scorso 8 agosto. Una decisione che fa seguito ai dubbi e alle tensioni che nelle ultime settimane hanno caratterizzato la partita per la gestione delle strutture comunali.

Reset A pesare sulla decisione, alcune incongruenze con quanto previsto dal Codice degli appalti, in relazione al valore della concessione – superiore alla ‘soglia di rilevanza comunitaria’ – alla pubblicità del bando che è stata limitata al solo sito web del Comune e ad altre ‘anomalie’ relative ai contenuti dello stesso. Anomalie che hanno finito per inficiare il rispetto dei principi «di proporzionalità, trasparenza e adeguata pubblicità» fissati dal Codice degli appalti.

Pd all’attacco Ora, giocoforza, si dovrà procedere con una nuova gara. Anche se il ‘colpo di spugna’ ha già sollevato la reazione della minoranza Dem a palazzo dei Priori. Il gruppo Pd ha diffuso una dura nota in cui parla di «superficialità e dilettantismo da parte della giunta nel governare la città. Stavolta – spiegano i consiglieri – a farne le spese è stato il settore sportivo e la gestione dei principali impianti di Perugia. Dopo aver costretto il consiglio comunale ad un iter frettoloso ed approssimativo, con cui la maggioranza ha approvato il nuovo regolamento che riguarda la gestione di tutti gli impianti sportivi, si arriva a fine corsa ad annullare l’avviso pubblico irregolare che, peraltro, era stato presentato alla stampa come una buona pratica amministrativa solo venti giorni fa e che aveva già ricevuto due manifestazioni di interesse».

Rischi Per i consiglieri Democratici, «la cittadinanza e le associazioni sportive sono disorientate e preoccupate dall’annullamento che rischia di portare gravi disservizi alla comunità sportiva perugina e regionale, dato che gli attuali gestori di tutti questi impianti dovrebbero lasciare entro la fine del mese. Ancora più gravi potrebbero essere le ripercussioni a carico del bilancio comunale perché sia l’annullamento del bando che la nuova procedura concorsuale necessaria, porteranno maggiori costi a carico dell’amministrazione e che dovranno pagare tutti i cittadini».

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