Grifo, la demolizione della curva Nord vista con gli occhi ‘social’ dei tifosi

Tematica calda a Perugia. Santopadre: «Per studiare una soluzione stiamo ritardando il lancio della campagna abbonamenti»

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di Gabriele Ripandelli

Gli occhi lucidi e un silenzio coperto da un leggero borbottio. Alcuni tifosi hanno deciso di assistere in questi giorni alla demolizione della Curva Nord del ‘Renato Curi’, uno dei primi passi per rendere il settore più popolare dello stadio perugino agibile per la prossima stagione calcistica. Ha le sembianze del funerale di un paziente malato da tempo perché i quasi cinquant’anni dell’impianto inaugurato nel 1975 si sentono tutti sulla struttura e gli interventi non effettuati nel corso degli anni in modo graduale hanno portato a una scelta drastica ma necessaria. «Evitata una disgrazia» si legge nei diversi gruppi biancorossi. A ogni seggiolino tolto e demolito, fino alla rimanenza solo dello scheletro che regge la Nord, riaffiorano alla mente ricordi vissuti in quella parte dello stadio. I gol, le vittorie e le promozioni ma anche le sconfitte, le arrabbiature e le delusioni. Perché nel Cuore della Nord una volta a settimana ha vissuto una vera e propria comunità che con una birra o un ‘borghetti’ si è scaldata per poi abbracciata cantare e sostenere la squadra.

I tifosi

Tra i tifosi nei social c’è anche chi fa domande e un po’ polemizza. «Non aver aggiunto anche la copertura in questa occasione penso sia un grosso errore», «Cosa prevede il progetto finale? Dove si può vedere?», «Quando la rimontate fatece anche la tettoia per quando piove», «Non è meglio aggiustare tutte le strade piene di buche?». Insomma, come spesso capita sui social anche in questo caso si scontrano opinioni diverse. Sicuramente è una tematica calda a Perugia e non solo tanto da ottenere le attenzioni anche della pagina Facebook (da oltre 63mila mi piace) Passione Stadi che saluta la Curva Nord. Un utente commenta: «Non gli facciamo il ‘de profundis’ perché la rifaranno più solida e più bella». A far capire che però la deadline dei lavori è ancora incerta è stato il presidente Massimiliano Santopadre: «Non termineranno prima dell’inizio del campionato. Per studiare una soluzione stiamo ritardando il lancio della campagna abbonamenti a fine giugno».

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