Perugia, lite tra vicini con la minaccia del mattarello

Denunciati un 29enne italiano e un 46enne di origini kosovare

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È dovuta intervenire la polizia per sedare una lite tra vicini, durante la quale è spuntato anche un mattarello, avvenuta nell’immediata periferia di Perugia: riportata la calma, la denuncia alla fine è scattata per un giovane italiano di 29 anni, accusato di minacce gravi ed aggravate, e per un 46enne kosovaro per il reato di minacce gravi. Sequestrato anche l’oggetto contundente.

L’antefatto

Il personale della squadra volante è stato inviato una prima volta sul posto dalla sala operativa della questura a causa delle forti urla da parte del 29enne, che gridava frasi senza senso nei confronti dei propri vicini – dei quali non è stato in grado di riferire indicazioni circa la loro identità ed il loro domicilio -, ai quali deputava la responsabilità di essere autori di un’aggressione verbale nei confronti del proprio padre. Tranquillizzato dagli agenti, l’uomo ha deciso di portarsi presso gli uffici della questura per sporgere denuncia ma, giunto sul posto, è tornato indietro sulle proprie intenzioni facendo ritorno a casa. Poco dopo però la sala operativa è stata costretta ad inviare di nuovo la volante a causa di una forte lite in atto fra il giovane uomo e la famiglia di vicini in questione.

Il secondo intervento

Arrivati nuovamente sul posto gli agenti hanno rilevato la presenza di un ragazzo, identificato come un italiano di origini kosovare di 22 anni, il quale parlava, rivolto ad una finestra dalla quale si poteva sentire il 29enne italiano gridare dall’interno della propria abitazione, chiedendo spiegazioni della scenata di poco prima. Mentre gli agenti intrattenevano il 22enne vedevano uscire dal condominio il 29enne che, impugnando un lungo mattarello minacciava l’altro ragazzo pesantemente. Nel frattempo si radunava un gruppo costituito da una quindicina di persone tra cui molti familiari del secondo ragazzo i quali, con un atteggiamento decisamente aggressivo, esprimevano la propria ira non solo nei confronti del vicino ma dei poliziotti responsabili, a loro dire, di non essere stati abbastanza ‘duri’. In modo particolare il padre del ragazzo, il cittadino kosovaro di 46 anni, ha minacciato il vicino con frasi anch’esse molto pesanti. Essenziale la calma e la decisione mantenuta dagli agenti i quali, in un attimo, hanno tolto l’oggetto contundente dalle mani del ragazzo facendolo rientrare nella propria abitazione. Nel contempo sono riuscire a sedare il parapiglia riportando la situazione alla calma.

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