Perugia, mense: continua la protesta

Genitori e Comitati compatti: «Vogliamo far sentire la nostra voce»

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L’assemblea pubblica, che si è tenuta giovedì sera a Ponte San Giovanni, ha registrato massima partecipazione e totale appoggio alle associazioni dei genitori e ai comitati mensa, che hanno intenzione di proseguire la loro battaglia uniti.

MENSE SCOLASTICHE, GENITORI VS COMUNE

La nota «Le associazioni non intendono mantenere l’attuale sistema – con cui le stesse non vengono riconosciute -, bensì attuare un modello che porti ad una partecipazione attiva e diretta dei cittadini, dando vita ad un’associazione di volontariato che per legge (è possibile anche con il decreto spending review) e per giurisprudenza comunitaria può ricevere affidamenti diretti di servizi, se ve ne fosse la volontà politica. Il servizio – fanno sapere tramite un comunicato stampa – non sarebbe solo di selezione, acquisto e monitoraggio della qualità del cibo, ma anche di promozione di progetti educativi in materia alimentare e ambientale». L’assessore Wagué, incalzato, confondendo l’appalto di forniture negli asili nido – dove il servizio è interno – con quello omnicomprensivo sui servizi, ha affermato «che i genitori non è che non possano, quanto non debbano fare gli acquisti, ribaltando sui dirigenti una scelta tutta politica».

Problema di soldi «Messo all’angolo – proseguono –  ha poi ammesso che è un problema di cassa di 250mila euro ed è risultato che il Comune non ha sinora fatto un’analisi dei costi – in primis relativo a San Sisto completamente esternalizzata -, nonostante le associazioni e i comitati lo chiedano da anni. Inoltre, noncurante che i tagli lineari determineranno una tassazione indiretta creando disparità, tutti i presenti si sono all’unanimità proclamati disponibili ad aumentare le rette ed a ragionare insieme sulla proposta per ricavare i numeri. I timori dei genitori sono stati ulteriormente confermati, oltre che dai report negativi sulle esternalizzazioni, in tutta Italia, dall’intervento del presidente di un comitato di Deruta che ha ammesso di ‘essere passati da un ristorante a cinque stelle, a una mensa scadente’, testimoniando come nella pratica è impossibile che i colossi della ristorazione realizzino filiera corta a chilometri 0 quando si procede all’acquisto di lotti di cibo per, ad esempio, per 4 mila pasti al giorno».

La proposta «È evidente che da dicembre 2014, quando i genitori hanno chiesto di essere ascoltati, ad oggi, l’amministrazione ha perso tempo sulla soluzione più facile piuttosto che rimboccarsi le maniche e costruire insieme un’alternativa virtuosa. I genitori esprimono delusione per il comportamento superficiale del Comune a fronte della massima apertura e collaborazione delle associazioni e dei comitati che li rappresentano. A questo punto ritenute insufficienti le garanzie date dall’amministrazione e le risposte dell’assessore invitiamo tutta la cittadinanza ed i genitori a essere presenti a Palazzo dei Priori il 15 giugno, alle ore 17, per essere ascoltati dal sindaco e il 16 mattina, alle ore 9, per la seduta pubblica della commissione consiliare in cui saranno sentiti i pareri dei tecnici e dello stesso Romizi, oltre che dell’assessore sulle proposte e sull’attuale convenzione che il Comune continua a definire illegittima senza fornire spiegazioni, né giuridiche e né politiche. Invitiamo dunque a vigilare e a far sentire le nostre ragioni. Come comitati, infine, ci riserviamo di decidere insieme ai genitori ulteriori forme di protesta».

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