«Facciamo ripartire la macina del grano»

Video – Le parole di Luca, titolare del Nostrano a Ponte San Giovanni: «Quel 9 marzo è cambiato tutto»

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SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

di P.C.

«Mille parole non valgono quanto un’immagine», mi ha detto Luca Chiacchiera dopo questa intervista, fatta a tardissima sera, lunedì, al termine della prima giornata post lockdown. Intervista che non gli è piaciuta («Mi emoziono sempre e non riesco a dire tutto ciò che vorrei dire») e che ci teneva ad integrare con un concetto semplice e immediato.

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L’immagine della macina

«Di solito io con i miei ragazzi faccio l’esempio della macina del grano, una pietra pesantissima e millenaria, conosciuta da tanto tempo, che ha sfamato generazioni: quando bisogna far ripartire la macina è durissima, bisogna spingere anche al di sopra delle proprie possibilità fisiche. Però, quando comincia a girare, lo sforzo si allenta, sempre più, fino a quando tu la puoi toccare con un dito e mantenere lo sforzo fatto».

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Quel 9 marzo…

Ecco, Luca, titolare del Nostrano a Ponte San Giovanni, usa questa immagine per descrivere la ripartenza sua e di tanti colleghi dopo i due mesi neri: «Quando il 9 marzo ci hanno comunicato che dovevamo chiudere, in fretta e furia, non mi sembrava vero (anche questo lo dice a telecamere spente; ndr); le ragazze piangevano; era un lunedì, proprio come oggi. Molti clienti mi hanno detto che solo quando hanno visto il locale chiuso, quella sera, hanno realizzato che qualcosa di grave era successo». 

Cambiate le abitudini

Il Nostrano è molto frequentato soprattutto dopo mezzanotte: quando altri locali chiudono diventa punto di ritrovo per chi vuole bere una birra in serenità, per gli amici che tornano dalla partita di calcetto, per chi stacca tardi dal lavoro, persino per altri ristoratori, colleghi ed amici di Luca, che chiudono il proprio locale e vengono qui. «Ma qualcosa è cambiato: durante il lockdown le persone hanno cominciato ad avere un altro stile di vita, si sono disabituate alla vita serale e notturna, tanti clienti sono tornati oggi, ma alle 19/19.30, non più tardi (e infatti a mezzanotte già stiamo chiudendo, mentre in altri tempi si tirava fino alle due). Chissà, anche su questo aspetto bisognerà superare la fatica iniziale». Come con la macina…

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