Un maghrebino dovrà difendersi dalle accuse mosse a suo carico dalla procura della Repubblica dal carcere di Terni, dove è ristretto dal dicembre scorso per scontare una condanna per stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti Il 15 febbraio dello scorso anno fu commessa una violenta rapina ai danni di un passante in piazza del Bacio, a Perugia. L’uomo, un sacerdote di origine straniera da tempo residente a Perugia, verso le 10, transitava per le scalette di via Mario Angeloni e venne aggredito da dietro con un colpo alla nuca. Il sacerdote cadde a terra e fu preso a calci mentre era esanime e gli venne anche sottratto il cellulare. Si procurò lesioni guaribili in otto giorni.
Le indagini La vittima ricevuti i soccorsi da una volante, fu condotto in questura dove fornì una descrizione di uno degli autori della rapina che aveva visto in viso. Le indagini furono affidate alla squadra mobile, dato che era evidente come l’azione delittuosa fosse stata commessa da delinquenti abituali, dediti in zona a reati di questo genere. Gli investigatori della sezione rapine, dopo accurate attività , hanno identificato il rapinatore, un 30enne tunisino, che ora dovrà rispondere dei reati di rapina aggravata e lesione.