Perugia, rivoluzione Ztl: «Misura inutile»

A quattro giorni dall’apertura dell’anello, in piazza Italia non decollano gli affari per i commercianti: «A che serve se non c’è parcheggio?»

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Rivoluzione o involuzione? Come spesso accade, sui temi più caldi, Perugia si è spaccata dopo che la giunta Romizi ha dato il via libera al nuovo accesso all’anello di piazza Italia sin dalle 10 del mattino.

La sperimentazione

La piazza sarà aperta al traffico, in via sperimentale, fino al prossimo 30 giugno. Via libera alle auto dalle 10 di mattina, anziché alle 13, almeno fino a quando saranno allestiti tutti i varchi, dopodiché l’accesso sarà senza restrizioni 24 ore su 24. Un’inversione di tendenza rispetto alle principali città europee in cui si investe sulla mobilità alternativa e si cerca di limitare l’accesso alle auto nei centri storici, eppure la misura è stata presa dalla giunta Romizi per incentivare l’accesso all’acropoli e favorire lo shopping natalizio e i negozi presenti lungo corso Vannucci e dintorni. L’ordinanza firmata dal sindaco segue quelle precedenti che avevano ‘liberalizzato’ il traffico in zona Ztl il sabato mattina e istituito il senso unico in via Baglioni. Proprio qui, infatti, scatterà il rosso con l’accesso auto vietato per chi non ha il telepass o il permesso.

Il disco verde

Nei primi giorni di sperimentazione, però, già da subito si sono registrate le prime problematiche, con veicoli a passo d’uomo, autobus bloccati dalle auto parcheggiate lungo i lati di quella piazza che – come da più parti denunciano – ormai è diventata solo un anello viario e residenti che, con le nuove strisce blu, non sanno più dove poter parcheggiare la propria auto. «Questa nuova rimodulazione sperimentale – ha spiegato l’assessore alla mobilità Casaioli – si rende necessaria, nell’attesa che il nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile permetta quella che è una vera e propria rivoluzione della mobilità collettiva nel centro storico, attraverso l’introduzione di navette elettriche, ad alta frequenza, con un collegamento maggiore del centro stesso con i principali quartieri cittadini. La nuova configurazione –ha concluso Casaioli- consente anche una migliore flessibilità nell’accessibilità del centro storico per quelle categorie di utenti che per oggettive limitazioni alla propria capacità di movimento oggi hanno difficoltà a recarvisi. Allo stesso tempo minimizza l’interferenza del traffico veicolare con i quartieri più densamente residenziali dello stesso centro, che tra l’altro trovano specifica protezione nei nuovi varchi elettronici di via Fanti, via del Parione e via Bonazzi oltre che nelle aree già tutelate di via Marzia e piazza del Circo. Del resto, la ztl del centro storico è un luogo che riguarda non solo i cittadini, ma un’utenza regionale e sovraregionale, tipica dei capoluoghi, con interessi istituzionali, economici e turistici, mentre nelle altre ztl presenti in città i transiti sono riconducibili per lo più ad un’utenza residenziale e proprio per questo nei prossimi mesi verrà definitivamente installato il varco di corso Bersaglieri».

Favorevoli e contrari

A strizzare l’occhio alla nuova ordinanza sono sicuramente alcuni commercianti, che hanno visto di buon grado l’apertura al traffico veicolare e sperano che, favorendo l’accesso con i mezzi privati, ne beneficino anche gli affari. Ma non tutti hanno visto incrementare le compere allo stesso ritmo con cui è incrementato l’aumento di auto nel centro. Lo racconta ad umbriaOn una commerciante che preferisce rimanere anonima e che, senza mezzi termini, spiega: «Il sabato prima di Natale, all’ora di pranzo, il nostro registratore di cassa segna che sono stati emessi solo quattro scontrini. Noi dell’apertura del traffico neanche ce ne siamo resi conto. E’ inutile aprire i varchi alle auto se poi uno non sa dove parcheggiarle, i parcheggi sono troppo costosi è l’offerta non è così conveniente rispetto ai negozi presenti in un centro commerciale in cui arrivare coi mezzi è più comodo».

«Misura inutile»

«Lo dico da residente del centro e responsabile del negozio – prosegue l’esercente – in due giorni abbiamo solo sentito clacson all’impazzata e lunghe code. Le famiglie con i bambini, sono loro che acquistano, non certo i giovani o i turisti che, in questo periodo dell’anno, si contano sulle dita di una mano. Bisogna incentivare la possibilità di muoversi alle famiglie. I perugini non si muovono, ztl aperta o meno, me lo ha confermato una cliente la scorsa settimana che credeva avessi rinnovato l’arredamento e la merce. Dal 2006 il negozio è sempre lo stesso, segno che tutti vanno a fare compere nei tanti ipermercati in periferia».

Il dissenso di Giubilei

Nonostante il Natale alle porte e le temperature miti, dunque, l’accesso al centro non sembra aver effettivamente ‘rivoluzionato’ l’acropoli. Ne è convinto anche il candidato sindaco del centro sinistra alle prossime amministrative Giuliano Giubilei che, nel suo profilo Facebook, si lascia andare a uno sfogo. «Com’è triste Perugia. Corso Vannucci e via Calderini, oggi. Non piove, non fa freddo, c’è perfino un po’ di sole. Ma il centro è deserto, nonostante che le sue porte siano state spalancate e che ora le auto possano arrivare a tutte le ore fino in piazza Italia. Questo secondo il Comune avrebbe dovuto assicurare chissà che (giustamente sospirati) guadagni ai negozi. Ma i risultati sono più che deludenti (eufemismo) e mancano ormai pochi giorni a Natale. Il problema è che non basta far diventare piazza Italia una rotonda per le auto (dove tra l’altro nessuno troverà un parcheggio perché i posti sono pochissimi) per riportare la gente in centro. Ci vuole una seria politica per il suo rilancio, che in cinque anni è totalmente mancata. E non è che si recupera a pochi mesi dalle elezioni».

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