Perugia, si va a scuola rischiando la vita

Succede ai ragazzi che frequentano l’istituto tecnico ‘Alessandro Volta’ e il professionale ‘Cavour-Marconi-Pascal’ di Piscille

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di Pietro Cuccaro

Sulle scuole umbre, dopo le scosse di terremoto – in particolare quelle di agosto e ottobre – le occasioni di tensione si susseguono. Ma non c’è solo il terremoto, anzi. A Perugia, ogni giorno, per tornare a casa da scuola, molti studenti sono costretti a percorrere un tratto di strada facendo lo slalom fra le auto imbottigliate nel traffico oppure a camminare per un centinaio di metri lungo la carreggiata di una strada ad alta velocità. Senza marciapiedi e senza alcuna protezione.

perugia-piscille-scuole-traffico-auto-disagi-studenti-ferrovia-3Le scuole Succede ai ragazzi che frequentano l’istituto tecnico ‘Alessandro Volta’ e il professionale ‘Cavour-Marconi-Pascal’ di Piscille, alle porte di Perugia, un complesso che ospita migliaia fra studenti, docenti e personale amministrativo. Dietro, nella stradina interna, a poche decine di metri dall’ingresso del ‘Volta’, ferma il trenino della Ferrovia Centrale Umbra, che collega il complesso scolastico con Perugia (capolinea stazione Sant’Anna) e Ponte San Giovanni, per poi dividersi in due linee, verso Terni e Sansepolcro. Treni che ogni mattina portano a Piscille centinaia di passeggeri.

IL VIDEO-RACCONTO DI UN GIORNO QUALSIASI

perugia-piscille-scuole-traffico-auto-disagi-studenti-ferrovia-4La stradina stretta Appena scesi dal treno, però, studenti e docenti si trovano in un imbuto. La stradina di accesso al ‘Volta’, alle spalle dell’arteria principale, è stretta e dissestata, talmente stretta che due auto non riescono a passare contemporaneamente (come mostrano le nostre foto). Nonostante ciò, la strada rimane a doppio senso di marcia e le auto che escono rimangono bloccate da quelle che entrano: per passare una delle due deve fare retromarcia. E quando, al suono della campanella, tutti escono e i genitori passano a prendere i figli all’uscita di scuola, le auto diventano decine e il disagio pesante.

perugia-piscille-scuole-traffico-auto-disagi-studenti-ferrovia-5Lo slalom fra auto e buche A complicare la situazione, il fatto che nel momento del caos, i passeggeri del trenino Fcu cercano di raggiungere la stazione: non ci sono sottopassi né marciapiedi e per non perdere il treno l’unico modo è quello di camminare tra le auto, causando altro intralcio, ma soprattutto rischiando di essere urtati o investiti e comunque respirando i gas di scarico a pochi centimetri dalle marmitte. Come se non bastasse, la situazione è resa ancora più complicata dalle numerose auto in sosta nel punto in cui la carreggiata si allarga leggermente, nonostante il divieto e i numerosi cartelli.

La scorciatoia attraverso la scuola Per evitare l’ingorgo molti automobilisti scelgono di ‘tagliare’ il tragitto attraversando il cortile della scuola. Ma ciò non risolve il problema. In realtà ci sarebbe una seconda opzione, percorrendo la strada del cimitero, ma il percorso è lungo e la strada ad un certo punto diventa quasi impercorribile, a causa del fondo dissestato. Fin qui le peripezie di chi frequenta il ‘Volta’, il cui ingresso è nella stradina alle spalle dell’arteria principale.

Pericoli per gli studenti ea Piscille

In fila indiana lungo la statale Ancor più pericoloso il tragitto che sono costretti a compiere gli studenti del ‘Cavour-Marconi-Pascal’ dall’ingresso dell’istituto, che affaccia sulla statale, alla stazione Fcu: per prendere il treno, infatti, anziché percorrere la via interna, più sicura ma più ripida, si incamminano in fila indiana lungo la statale facendo a piedi oltre 300 metri, con borse, cartelline e ombrelli, a pochi centimetri da auto e camion che sfrecciano a tutta velocità. Basterebbe una piccola distrazione per provocare un impatto dalle conseguenze facilmente immaginabili.

La soluzione Da conversazioni informali con docenti e studenti, umbriaOn ha appreso che la situazione è stata più volte segnalata, senza che fossero messi in atto interventi concreti. La soluzione definitiva, secondo loro, potrebbe essere quella di realizzare un by-pass (un ponte, un sottopasso, un attraversamento) che consenta agli studenti di entrambi gli istituti di raggiungere la stazione senza passare in mezzo alle macchine. Nell’immediato, si potrebbe trasformare ‘a senso unico’ la stradina del cimitero, rendendo percorribile il tratto più impervio e magari, intanto, ‘allargare’ la stradina nel suo punto più stretto, proprio in corrispondenza della stazione, ‘limando’ i confini del terrapieno. Un progetto nel complesso non difficile da realizzare, assolutamente necessario per tutelare l’incolumità degli studenti che frequentano gli istituti di Piscille.

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