Il Pd: «Troppa gente in giro a Sant’Erminio»

Perugia, denuncia della consigliera Bistocchi: «Colpa dei cittadini ma anche degli scarsi controlli dell’amministrazione comunale»

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Denuncia di Sarah Bistocchi (Pd) sulla situazione che si vive nel quartiere di Sant’Erminio, a Perugia (già in passato oggetto di segnalazioni da parte della minoranza consiliare), ai tempi del coronavirus. C’è allarme e preoccupazione, infatti, tra i residenti del quartiere, per il viavai di persone, che girano giorno e notte privi di protezione e noncuranti dei distanziamenti, mettendo a repentaglio l’incolumità propria ed altrui.

«Dobbiamo rispettare tutti certi valori»

«È con rammarico però che occorre segnalare una situazione, a Sant’Erminio, che sta sfuggendo di mano all’amministrazione comunale, che evidentemente non mette in campo tutti i controlli opportuni e qui necessari. Eppure c’è un dato, un linguaggio che dobbiamo parlare tutti, un codice che tutti conosciamo: quello del rispetto delle regole. A Sant’Erminio è questo ad essere venuto meno, ma ancor prima, ciò che manca è il benché minimo controllo della situazione da parte del comune di Perugia, invitato più volte ad intervenire, sia dai residenti che dalla sottoscritta, ma che ha dimostrato in un primo momento di non essere al corrente della situazione, e ora di non avere alcuna intenzione di gestirla».

«Bisogna educare la popolazione»

«È inutile chiedere sacrifici ai cittadini in questo clima emergenziale, se poi sono le istituzioni le prime a non voler mettere in campo quello che è uno sforzo minimo per l’amministrazione comunale, quello di monitorare situazioni che, a forza di essere ignorate, potrebbero scoppiare. La solidarietà ha un’altra faccia della medaglia: la responsabilità. Laddove non si è in grado di praticarla da soli, devono intervenire le istituzioni. Il comune ha un dovere amministrativo e quindi sociale nei confronti dei propri cittadini: che intervenga subito e concretamente, afferrando in mano una situazione che gli si sta, colpevolmente, sfilando dalle dita».

Il circolo Arci trasformato in centro d’accoglienza per senzatetto

Intanto, a seguito dell’emergenza sanitaria generata dalla diffusione del Covid-19, che sarà presto emergenza economica, ma che per molti è già emergenza sociale, il Comune di Perugia ha chiesto ad Arci la disponibilità dei locali, di cui l’amministrazione comunale è proprietaria, per alloggiare in questo periodo emergenziale i senza fissa dimora negli spazi di Sant’Erminio. «Soluzione, questa, che abbiamo da subito accolto positivamente e con soddisfazione – dichiara la Bistocchi – l’accoglienza e la solidarietà fanno parte, da sempre, del nostro codice valoriale, e soprattutto in questa fase, in cui l’allarme sociale è ancora più alto, vanno prese tutte le misure affinché nessuno resti solo, nessuno rimanga indietro».

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