di Maria Cristina Garofalo
Umbria Mountain Wilderness
Con grande sdegno e stupore rileviamo che la favolosa ed unica ‘fiorita’ dei Piani di Castelluccio non è più caratterizzata dalla bellezza degli appezzamenti colorati di fiordalisi, papaveri, margherite, ma dal luccichio di decine e decine di camper, auto e scoticamenti di ampie aree di terreno per la creazione di parcheggi che ‘risolvono’ in modo ‘dolce’ la viabilità nei periodi di massima fragilità ambientale.
Non solo non sono stati rimossi dal piano indecorosi catafalchi di lamiere di pseudo ranch; né è stata smantellata l’area ‘storica’ del parcheggio camper proprio dirimpettaia ad esso. Ora, in un devastante piano di mobilità ‘dolce’ del Comune di Norcia, il rimedio diventa peggiore del male! La nuova area adibita a parcheggio – proprio alle pendici delle ‘Creste del Redentore’ (che, per inciso, ricordiamo essere oltre che area A di un parco nazionale, anche sito natura 2000) -, viene scoticata dal delicatissimo manto erboso per creare piazzole di sosta e agevoli stradine di transito per tutti coloro che non ce la fanno proprio a staccarsi dalla proprio autovettura neppure per poche ore, e recarsi a piedi o con apposite navette a godere di tanta bellezza (quella stessa che contribuiscono a distruggere ampiamente).
La cosa strabiliante è che si eccepisce che i fondi sono privati, ed è il proprietario che decide, dimenticando l’applicazione di superiori leggi nazionali (ed europee) a tutela delle aree protette. Il ‘diritto’ privato che sopravanza la ‘res pubblica’: siamo giunti al punto che alcuni agenti del corpo forestale cui segnaliamo la presenza invasiva di persone in mezzo al piano fiorito ci rispondono, sconsolati, di non poter intervenire perché ‘se non dice niente il proprietario…’. Sembra di essere nel far west, nessuna tutela e vigilanza da parte dell’ente parco nazionale dei Monti Sibillini che, a forza di mediare con i politici di turno, è svuotato di qualsiasi ruolo propositivo e di controllo.
Il parco naturale viene sempre più ed irreversibilmente trasformato in luna park. Un parco giochi in cui tutto è permesso in nome del profitto immediato e di un turismo mordi e fuggi che lascia solo scarichi di liquami a terra. Nei prossimi giorni dedicheremo la nostra attenzione ad approfondire ogni aspetto legale e progettuale di questa fantasiosa e spregiudicata ‘nuova progettualita’. Per il momento è certo che non organizzeremo più alcuna attività associativa di camminate, trekking, educazione ambientale nel parco nazionale dei Monti Sibillini, ed invitiamo tutti coloro che rispettano i luoghi naturali ed hanno a cuore il loro mantenimento come unici ed irripetibili spazi di vita, a fare altrettanto inviando lettere, mail, telefonando alle ‘istituzioni competenti’, manifestando la propria contrarietà alla devastazione irreversibile di un sito così raro e prezioso.
Invitiamo gli abitanti di Castelluccio, gli imprenditori che vi operano, tutti coloro che giustamente ed onestamente vivono sul turismo generato da questo bene ambientale, a riflettere che una modificazione pesante e permanente della struttura e dello skyline dei piani di Castelluccio comportera’ l’allontanamento definitivo di numerosi flussi turistici, e che la sua progressiva pesante ‘antropizzazione’ stravolgerà completamente la caratteristica più pregiata e spendibile di quei luoghi: il fascino di un ambiente incontaminato, antico, pieno di storia e di leggende di uomini e natura indissolubilmente legati oggi come sempre.