Pums Terni-Narni: obiettivi, azioni ed effetti, c’è il Rap

Si tratta del Rapporto ambientale preliminiare: atto necessario per avviare la procedura di Valutazione ambientale strategica

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IL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE PER IL PUMS TERNI-NARNI: DOCUMENTO COMPLETO

L’incontro del 7 giugno al Caos

Il Rap, ovvero Rapporto ambientale preliminare, è un documento necessario per avviare la procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas, coinvolta la Regione Umbria) in merito al Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile dei Comuni di Terni e Narni. Le amministrazioni lo hanno perfezionato al termine di una serie di iniziative andate in atto negli ultimi mesi, ma non solo: un questionario sul tema rivolto ai cittadini, la fase di partecipazione – ci sono stati incontri recenti divisi in tre ‘tavoli’, uno dei quali al Caos, ma in realtà l’evento d’esordio è datato 29 maggio 2015 a Narni – e riunioni operative con tutti i soggetti interessati. Nelle pagine finali del documento da oltre 90 pagine sono elencate le valutazioni sull’impatto ambientale atteso con il Pums, mentre in precedenza sono indicati obiettivi e azioni in entrambi i territori.

LA RIPARTENZA DEL BIKE SHARING A TERNI

Il nodo di interscambio area stazione

I temi

La prima parte del Rap è di fatto un riassunto del percorso svolto per arrivare a definire il documento, quindi si arriva al capitolo 5 – da pagina 41 in avanti – dove vengono elencati obiettivi e azioni del Pums per macrotema: mobilità dolce e ciclabilità, zone 30, corridoi pedonali protetti, nuovi assetti circolatori e regolamentazione dei flussi, Terni città sicura, rimodulazione dello split modale, infomobilità e Its, il sistema del ferro, il Tpl, i nodi intermodali, pedibus e ciclobus in riguardo delle scuole, la mobilità elettrica, la micromobilità elettrica, la sosta, i parcheggi di scambio, le cerniere di mobilità, city logistic, sosta superficiale ad alta rotazione, parcheggi per residenti, Ztl, zone pedonali, l’incentivazione di strumenti ed iniziative di mobilità sostenibile per le scuole e indicatori di qualità urbana.

VOCABOLO STAINO: «TRATTIAMO RICHIESTA DI VARIANTE URBANISTICA» – VIDEO

La zona centrale

Le intenzioni 

Lungo l’elenco di obiettivi specificati nel documento. Tra i principali ci sono: «Incentivare l’uso di modalità alternative all’auto per una mobilità sostenibile, ricucire la rete ciclo-pedonale esistente con connessioni con i principali poli storico, turistici e naturalistici; completamento della pista ciclabile lungo il Nera; utilizzare la sequenza delle zone 30 per massimizzare l’inserimento e/o il completamento delle piste ciclabili e riduzione velocità; l’istituzione delle zone 30 in prossimità delle scuole primarie e dei principali quartieri; fluidificazione lenta degli itinerari con risoluzione dei nodi di traffico (idea di realizzazione di diverse rotonde); risoluzione di alcune criticità viabilistiche anche con correzioni del tracciato stradale; adeguamento della rotatoria esistente all’intersezione tra viale dello Stadio – strada di San Martino; controlllo e rilievo del traffico nei punti di accesso e uscita della città; indirizzamento ai parcheggi liberi e in particolare a quelli di scambio con servizio navetta; trasferimento dall’auto alla mobilità sostenibile; ridurre l’utilizzo del veicolo privato a favore del trasporto collettivo; aumentare il rapporto costi/ricavi del Tpl; favorire ed incentivare l’uso di auto e van elettrici; favorire ed incentivare la sperimentazione e l’uso dei veicoli elettrici di piccole dimensioni (monopattini, hoverboard, segway, monowheel); politiche di incentivazione all’utilizzo dei park di scambio; delocalizzare la sosta lunga e sistematica nei parcheggi di scambio; selezionare l’uso dei parcheggi attraverso l’adozione di una tariffazione piramidale; ridurre i flussi dei veicoli commerciali neipressi del centro storico con conseguente riduzione delle emissioni e dell’inquinamento acustico; politiche di regolamentazione e controllo della domanda attraverso la protezione e l’estensione della Ztl; aumentare le aree pedonali anche nei quartieri esterni».

IL BANDO TERNI ELECTRIC RECHARGE

L’area dello Staino

Le azioni

Come si raggiungono tali obiettivi? Saltano all’occhio più questioni: «Ricucitura della rete ciclabile esistente. Collegamento tra i quartieri più popolosi e il centro storico, in particolare si prevedono dei collegamenti ciclabili tra i quartieri di Gabelletta, borgo Rivo, borgo Bovio e il centro di Terni; stazioni di mobilità dolce (velostazioni) in quattro postazioni a Terni, Corso del Popolo, stazione, parcheggio dello Staino, parcheggio Rinascita (per il narnese previste allo Scalo, Nera Montoro, e parcheggio del Suffragio); stazioni e fermate della linea Fcu connesse con le ciclovie; individuazione di quattro cerniere di mobilità a Terni (Via Proietti Divi, Staino, parcheggio cimitero, Corso del Popolo) e tre a Narni (stessi punti indicati in precedenza); integrazione dei nodi del Tpl con la mobilità dolce e il bike sharing; incoraggiare la mobilità dei mezzi elettrici; maggiore diffusione delle colonnine di ricarica; elevare le tariffe della sosta su strada; trasferire la 2° e la 3° auto dei residenti nei parcheggi più esterni; riserva gratuita per i residenti nei parcheggi a pagamento; attivazione della piastra logistica di Maratta; programmare interventi di ricalibratura, riassetto e regolamentazione dell’attuale Ztl; progettazione di un sistema integrato e connesso di nuove aree pedonali; promuovere le zone 30 in adiacenza alle scuole; mettere in sicurezza i percorsi ciclabili e pedonali liberandoli dalla sosta impropria».

CAOS TPL E POLEMICHE DA PERUGIA A TERNI

Nodo merci

L’integrazione e i nodi di interscambio

Nei capitoli successivi ci sono gli altri piani di carattere regionale: il Disegno strategico territoriale, il Piano regionale dei trasporti, Agenda Urbana, tutela delle acque, qualità dell’aria, rifiuti, attività estrattive, piano energetico e Rete Natura 2000. Per quel che concerne Agenda Urbana interessante l’aspetto riguardante i quattro nodi di interscambio per Terni: l’area nord (stazione ferroviaria e autolinee), l’area est per il turismo (Staino), area sud per i servizi (Corso del Popolo) e l’area ovest merci (piazza Dalmazia). Focus poi sulla smart mobility, bike e car sharing.

IL PROGETTO ‘SHARING POINT’ E I BUONI MOBILITÀ

I PASSAGGI A LIVELLO AST E LE FASCE ORARIE: PROTOCOLLO D’INTESA

Terni

Gli effetti attesi

Viene specificato che le azioni previste dal Pums non comportano alcun effetto per fauna, flora, biodiversità, paesaggio, patrimonio culturale, architettonico e archeologico, suolo, acqua e rifiuti. Per l‘ambiente urbano e beni materiali’ invece produrranno effetti positivi; in quanto all’aria ed i fattori climatici gli interventi «risultano avere un effetto positivo sulle emissioni inquinanti. È noto che i veicoli inquinano in modo maggiore nei fenomeni delle code, negli stop and go, ed in tutte le situazioni di marcia fortemente variabile; la creazione di zone a traffico regolamentato, costituisce un potente mezzo per riqualificare aree urbane e determinare un sensibile miglioramento degli indicatori ambientali». C’è poi la popolazione e la salute umana: «In merito al rumore, si rileva che gli interventi previsti non modificheranno in modo significativo i caratteri acustici dell’area urbana. Taluni interventi potranno invece portare significativi miglioramenti sulle aree oggetto delle azioni progettuali in ordine all’inquinamento acustico». L’energia: «Nessun effetto da rilevare se non per gli effetti positivi in relazione ai consumi di carburante derivanti da alcune azioni progettuali previste nel piano, ovvero sviluppo della ciclabilità, promozione del trasporto pubblico, ottimizzazione della rete esistente.L’assetto definitivo a seguito della realizzazione di tutti gli interventi previsti non modificherà il carattere dell’area urbana in relazione alla componente ambientale in oggetto».

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