Pnrr Terni, ciclabile borgo Rivo-Bramante da oltre 700 mila euro: la gara va deserta

Lunedì è scaduto il termine per l’appalto integrato legato alla progettazione e all’esecuzione lavori. Primo tentativo a vuoto

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di S.F.

Gara deserta. Primo tentativo del Comune di Terni a vuoto per la realizzazione della ciclabile borgo Rivo-Bramante nell’ambito del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza: lunedì è scaduto il termine per la presentazione delle offerte e da palazzo Spada fanno sapere che non è andata granché bene. Non risultano offerte.

L’APPALTO DA OLTRE 700 MILA EURO PER LA CICLABILE
STOP AL TRACCIATO ‘LA RAPIDA’

Il quadro economico

L’appalto integrato

Si tratta di un appalto particolare rispetto agli altri perché è integrato. Cosa significa? Che comprende sia la progettazione definitiva/esecutiva sia l’esecuzione dell’opera per 260 giorni: il quadro economico complessivo è da oltre 1 milione di euro mentre la base d’asta è di 763.385 euro. Peccato che in Comune non sia arrivato nessun input e dunque gara deserta. Ora con ogni probabilità si aprirà una manifestazione d’interesse per una ‘verifica’ del mercato e poi si vedrà. Gli operatori economici invitati erano cinque Betti Spa, Cogem srl, Esseti srl sistemi e tecnologie, Marchetti Mauro e Ortana asfalti srl. Nessuno si è atto avanti. Ora si apre a livello nazionale.

Federico Nannurelli e Piero Giorgini

Cosa è successo. L’affanno e la procedura

Come è possibile che sia andata deserta una gara del genere? Chiederselo è il minimo. A dare delucidazioni è il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Federico Nannurelli: «Le regole della semplificazione consentono alla stazione appaltante – fa presente il funzionario tecnico – di avviare procedere negoziate su invito. Gli appalti integrati potenziati sono complessi e bisogna investire su un progetto che se l’impresa non vince, rimane una spesa a loro carico. Questo è il vero rischio di queste procedure derogatorie nate come esigenza di ridurre i tempi ma che mostrano i noti limiti emersi quando gli appalti integrati complessi erano ammessi dalla vecchia normativa sugli appalti. Quindi si evidenziavano nei casi pratici i limiti oggettivi che i tecnici di settore sperimentano. Quindi non è un problema di corrispettivo o difficoltà di produrre offerte da parte degli operatori economici, molto probabilmente le imprese non sono ancora uscite dalla crisi, nonostante la ripresa degli appalti pubblici. Inoltre  le regole degli appalti del Pnrr richiedono con il criterio OEV criteri premianti molto particolari che potrebbero scoraggiare a partecipare. In sostanza in questi casi si registra un disinteresse delle imprese umbre selezionate a investire sulla presentazione di una offerta tecnica che comporta un costo diretto notevole. Ci scontriamo con queste dinamiche del mercato che impongono la sperimentazione sul campo delle procedure. In sostanza da operatore del settore delle gare pubbliche ritengo che le forme di semplificazione introdotte dal legislatore, mentre sulla carta potrebbero sembrare idonee a superare i tempi stringenti dettati dagli indicatori del Pnrr, mostrano realmente le prime criticità che condizionano l’agire della pubblica amministrazione. Pertanto in attesa della reale semplificazione delle procedure degli appalti pubblici che possano sostenere la reale operatività delle stazioni appaltanti, oggi particolarmente oberate da un ginepraio di attività, rimane in carico ai rup definire la strategia operativa per curare gli interessi collettivi. Dunque,  pur in linea di principio è possibile il ricorso ad una trattativa diretta, le regole del mercato e della concorrenza e meglio il rispetto dei principi dell’anticorruzione, ispira di adottare la massima prudenza. Pertanto si procederà ad una apertura al mercato nazionale e capire se oltre l’ambito del centro Italia ci sono operatori economici interessati a partecipare ad una procedura competitiva. Solo in caso in cui nel termine di 15 giorni ci sarà un esito negativo, si procederà alla trattativa diretta,  superando il modello di valutazione dell’OEV e aderendo al criterio del miglior prezzo. Certo è che la rapidità di azione nella gestione delle procedure per le gare del Pnrr ci da il margine di sicurezza per rispettare i termini previsti. In questo caso specifico,  dunque, abbiamo tutto il tempo per concludere positivamente la procedura di scelta del contraente. Stiamo vivendo un periodo storico molto particolare,  una sfida per tutti. Noi abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza pratica – chiude – e quindi siamo sul campo serenamente».

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