Polo nautico Piediluco: «Mondiali ‘minati’»

Il Comune di Terni giovedì mattina non era presente alla firma del protocollo d’intesa per il potenziamento del Centro. I consiglieri del Pd: «Assenza clamorosa»

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La firma era quella – già precedentemente rinviata – per il protocollo d’intesa per il potenziamento del centro nautico federale di Piediluco (Terni). L’appuntamento, giovedì mattina a palazzo Montani Leoni, ‘casa’ della Fondazione Carit che ha legato il proprio contributo allo svolgimento di un evento internazionale di canottaggio (obiettivo sono i Mondiali del 2021) presso il bacino lacustre ternano. Tutti presenti: Regione Umbria (c’era il vice presidente con delega allo sport, Fabio Paparelli), la stessa Fondazione (con il vice presidente Ulderico Dragoni, il presidente Luigi Carlini era assente per impegni accademici e di lavoro precedentemente comunicati), la Federazione Italiana Canottaggio con il suo presidente Giuseppe Abbagnale, la Erg con il responsabile relazioni esterne Giuseppe Consentino ed il Circolo canottieri Piediluco con il presidente Fabrizio Di Patrizi. Non il Comune di Terni che, pur previsto ed invitato, ha disertato l’appuntamento. E il fatto ha creato una certa irritazione fra i presenti. C’è chi, come la Regione, l’ha espressa formalmente. Altri hanno preferito non commentare anche se, informalmente, la stessa Fondazione pare non aver affatto gradito lo ‘sgarbo’. Ma le firme alla fine sono state apposte e ora si dovrà capire se l’amministrazione comunale intenderà rientrare nella partita o, viceversa, confermare lo ‘strappo’ consumatosi giovedì mattina.

APPALTO CENTRO NAUTICO, AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA

Assenza incomprensibile

«Il potenziamento e la valorizzazione del Centro ‘D’Aloja’ – ha detto il vicepresidente della Regione Umbria – rappresenta una delle priorità delle politiche regionali. La Regione ha individuato le risorse necessarie, nel bilancio regionale, a valere sui canoni delle grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico i cui introiti sono stati destinati per l’impiantistica sportiva nel territorio ternano, e farà da stazione appaltante, come richiesto dalle parti, analogamente a quanto è stato già sperimentato in passato per i lavori di riqualificazione della rupe delle Marmore, bene di proprietà del Comune come il Centro remiero di Piediluco. Questo protocollo è frutto di un gioco di squadra importante che consentirà a Terni e all’Umbria di avere un impianto ‘gioiello’ e di questo ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati e si stanno impegnando per il conseguimento di questo obiettivo. Un protocollo che è frutto di un percorso iniziato nei mesi scorsi, condotto e concluso con i contributi e la presenza di tutte le parti ed è stato predisposto da un gruppo di lavoro, composto da tecnici di tutte le parti, che si è riunito negli uffici comunali di Terni. Risulta pertanto incomprensibile l’assenza di oggi del Comune di Terni, con cui la Regione è disponibile anche a siglare un accordo di programma per determinare tempi certi per la realizzazione del progetto e snellire le procedure necessarie alla realizzazione dei lavori».

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La difesa del Comune

In tarda mattinata arriva – senza firme specifiche – la comunicazione da palazzo Spada sul fatto: «In merito al rinvio della sottoscrizione del protocollo d’intesa sul centro di canottaggio di Piediluco, l’amministrazione comunale rende noto che tutti i soggetti interessati erano stati informati mercoledì della posizione del Comune che, a seguito di approfondimenti tecnici e giuridici da parte del segretario generale e dei dirigenti sull’atto, chiedeva ‘il differimento della data della firma, al fine di consentire al Comune di Terni stesso le necessarie ulteriori verifiche tecniche e autorizzative’».

I commenti

Il vicepresidente della Fondazione Carit, Ulrico Dragoni, nel mettere in rilievo il ruolo importante dello sport a Terni e la particolare attenzione da parte della Fondazione alla crescita dello sport e dello sviluppo locale, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla firma e alla messa a disposizione delle risorse necessarie, complessivamente circa 1 milione di euro: «Abbiamo lavorato insieme alla Regione e alla Federazione Italiana Canottaggio per far sì che il Centro di Piediluco diventi di livello internazionale, con il contributo significativo della società Erg. Già c’è il progetto e auspichiamo che fra due anni si possa disputare qui quel campionato mondiale che tutti aspettano. Un ottimo trampolino anche per far conoscere Terni e il suo territorio». Il presidente della Fic, Giuseppe Abbagnale ha sottolineato che «il Centro di Piediluco è in costante crescita, come dimostrano anche i numeri della prossima edizione del Memorial D’Aloja, che vede iscritti partecipanti da 35 Nazioni, un ‘mezzo mondiale’. Piediluco è apprezzatissimo ed è al centro dell’attività della Federazione Italiana Canottaggio, con una ‘verve’ nuova e caratteristiche più importanti. A Piediluco si allena la Nazionale e da qui partono gli armi che ben difendono i colori azzurri. L’atto che oggi firmiamo è il frutto di una importante sinergia. Con estremo piacere vedo che c’è la volontà di proseguire e perseguire in maniera spedita l’obiettivo di far sì che Piediluco sia sempre più punto di riferimento del canottaggio e per gare di più ampio respiro. Mi riempie d’orgoglio e spero che quanto prima la Federazione che rappresento possa avanzare la candidatura per un evento internazionale a Piediluco».

 Sviluppo per il territorio

«Siamo lieti – ha sottolineato Giuseppe Consentino, della società Erg – di esservi accanto in questa iniziativa estremamente importante, che rappresenterà un sicuro volano di sviluppo per il territorio». Il presidente del Circolo Canottieri Piediluco, Fabrizio Di Patrizi, ha ringraziato Regione, Fondazione Carit, Fic ed Erg «per l’impegno per il territorio e per il canottaggio, grazie al quale renderemo un’eccellenza un Centro che, con l’innalzamento della qualità e la crescita esponenziale del numero di chi pratica questo sport, grazie anche ai successi conseguiti, non è più adeguato». Di Patrizi ha anticipato alcune delle caratteristiche che avrà il nuovo impianto, sulla base anche delle indicazioni tecniche della Fisa, la Federazione internazionale Canottaggio, che ha giudicato Piediluco «un buon campo di regata. Verrà costruita una nuova torre di arrivo e saranno fatti interventi di adeguamento sui campi di regata, sulla rete infrastrutturale per la trasmissione dati, cablaggio ed altri servizi. Al Centro di preparazione olimpica verranno adeguati gli spazi in modo da poter ospitare un numero maggiore di atleti. Il progetto tiene nel massimo conto il rispetto dell’ambiente, del paesaggio e della fauna. Le costruzioni saranno limitate, con strutture che potranno essere rimosse e rimontate, da realizzare con estrema facilità, e che permetteranno di far fare a Piediluco quel salto di qualità auspicato».

Il protocollo d’intesa

Il protocollo d’intesa regola e definisce i rapporti fra le parti interessate per il potenziamento del Centro nautico di Piediluco (di proprietà del Comune di Terni e in concessione alla Federazione Italiana Canottaggio che si avvale per la gestione del Centro anche della collaborazione del Circolo Canottieri) e la rispettiva compartecipazione finanziaria. Oggetto del Protocollo sono i lavori e gli interventi necessari per l’ammodernamento e il miglioramento delle strutture, compresi arredi e attrezzature, al fine di renderlo idoneo e adeguato ad ospitare gare internazionali di canottaggio, tra cui alcune di quelle programmate dalla Fic nell’ambito dei campionati previsti per il 2021. Campionati che, stante la valenza nazionale e internazionale, svolgono una importante funzione di promozione turistica, con sicure ricadute economiche positive. La Regione si fa carico del finanziamento e della realizzazione dei lavori di ammodernamento del Centro per l’80% deio costi complessivi, fino a un massimo di 1 milione di euro, destinando a questo scopo risorse del bilancio regionale derivanti dai canoni delle grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico che, come stabilito dalla legge regionale 12/2018, vengono assegnate a favore dei territori interessati dalle attività degli impianti attraverso interventi in vari ambiti, fra cui ‘manutenzione straordinaria, adeguamento, costruzioni di impianti sportivi’.

I costi

I costi per il progetto di fattibilità saranno sostenuti dalla Fondazione Carit che ha messo a disposizione 15mila euro, cui si aggiungerà un ulteriore finanziamento di 100mila euro per sostenere i costi per l’acquisto e la dotazione di arredi, attrezzature e materiale informatico necessari a dotare il Centro nautico della migliori attrezzature per consentire lo svolgimento, nell’impianto sportivo, di manifestazioni di livello nazionale e internazionale e che saranno ceduti in modo gratuito al Comune di Terni, a beneficio della comunità locale. I costi per la progettazione definitiva ed esecutiva delle opere da realizzare saranno sostenuti dalla ERG, per un importo massimo di 80mila euro. Della progettazione si occuperà la Federazione Italiana Canottaggio. Stazione appaltante per la realizzazione dei lavori e delle opere da realizzare sarà la Regione. Con il protocollo d’intesa, il Comune di Terni, la Federazione Italiana Canottaggio e il Circolo Canottieri si impegnano, con un successivo atto, a valutare il rinnovo delle convenzioni per l’uso del Centro, in scadenza nel 2024, per un ulteriore periodo di almeno 10 anni, rafforzando la strategica collaborazione fra i soggetti pubblici che si sono succeduti nella proprietà del Centro e la Federazione Italiana Canottaggio stessa.

I consiglieri comunali del Pd

«Le direttive dell’assessore Melasecche rischiano di produrre un altro danno per Terni – evidenziano i consiglieri comunali del Pd Francesco Filipponi, Valdimiro Orsini e Tiziana De Angelis – dopo aver preteso che saltasse la riqualificazione dei teatri del Cmm, dirottando la giunta verso altri immobili non comunali, con il rischio concreto della perdita del finanziamento regionale per oltre un milione di euro, ora l’uomo solo al comando ha messo nel mirino il centro federale di canottaggio e la sua candidatura ai mondiali del 2021. Giovedì mattina, infatti, il sindaco Leonardo Latini non si è presentato alla firma del protocollo di intesa che dovrebbe consentire di adeguare, con un investimento di oltre 800 mila euro il centro federale agli standard internazionali. Il sindaco, smentendo il suo assessore allo sport, con uno sgarbo istituzionale che non ha riscontri nella storia di Terni questa mattina non ha messo la sua firma insieme ai massimi vertici della Fondazione Carit, della Federazione Italiana Canottaggio, di Erg e della Regione. Un comportamento che non ha alcuna giustificazione e che non può essere tantomeno giustificato dal ‘comunicatino’ che, a nome dell’amministrazione comunale, parla di non meglio precisate necessarie ulteriori verifiche tecniche e autorizzative. Tale scelta rischia di far perdere a Piediluco un investimento notevole per la struttura che tanto ha dato in termini di sviluppo, che ha consentito a Terni di avere un ruolo di prestigio in tantissimi appuntamenti nazionali e internazionali». La mancata presenza del sindaco per i consiglieri del Pd «è l’ennesima battaglia che ha aperto l’assessore Melasecche, il quale dopo aver portato a casa la testa del suo collega Dominici e ridimensionato il ruolo di molti altri suoi colleghi, ora si sta concentrando sulla Regione, nella speranza di acquistare un ruolo territoriale che lo porti di nuovo, nel 2020, a Perugia. Un ritorno in consiglio regionale che metterebbe fine al tanto sbandierato impegno a servizio di Terni. Pur di apparire come il paladino di Terni, Melasecche sta boicottando i finanziamenti regionali sia quelli che riguardano il Cmm che quelli, deliberati dal consiglio regionale ad ampia maggioranza, per investire sulle strutture sportive, ad iniziare da Piediluco. È chiaro che si sta facendo una guerra sulla pelle di Terni in maniera spregiudicata e cinica».

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