Polpette avvelenate nel parco a Campitello: «Mio fratello disabile ha rischiato grosso»

Terni – La denuncia: «Non è la prima volta che succede una cosa del genere. Ora basta». Intervento delle forze dell’ordine

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di Fra.Tor.

«Oggi a noi è andata bene, ma le cose sarebbero potute andare diversamente. È il caso di denunciare quanto sta accadendo». Ancora impaurita e anche un po’ arrabbiata, una donna residente a Gabelletta, a Terni, racconta che sabato mattina suo fratello di 15 anni «disabile fisico e cognitivo, che cammina grazie all’aiuto di un tutore, ha rischiato di rimanere vittima di avvelenamento a causa di esche che sono state sparse all’interno del parco pubblico che si trova tra via Gabelletta e via delle Palme».

Polpette avvelenate

Erano circa le 13.30 quando «mi trovavo a transitare a piedi lungo la strada che costeggia il parco», racconta la donna. «Nel tentativo di raggiungere una panchina che si trova all’interno dell’area giochi, ho fatto sedere mio fratello sull’erba per aiutarlo a riposizionare il tutore che gli consente di camminare. In quel momento ha tirato su qualcosa dall’erba e, fortunatamente, sono riuscita a toglierlo di mano prima che riuscisse a portarselo alla bocca. Mio fratello in mano aveva una polpetta di carne mista a probabile lumachicida. Immediatamente ho chiamato i carabinieri, la polizia Locale e la Usl che sono intervenuti per i rilievi del caso. Muovendosi nel parco hanno trovato altre esche e provveduto ad imbustarle per farle analizzare». Alle forze dell’ordine è stato riferito, da altre persone che frequentano il parco, che «sempre sabato mattina un signore a spasso col proprio cane aveva segnalato la presenza di numerose esche avvelenate. Esche che avevano già rimosso e provveduto a portare ad analizzare. È stato constatato che si trattava dello stesso tipo di boccone, e la fattezza lascia presupporre con un certo grado di certezza che si tratti di esche avvelenate di carne e lumachina o veleni similari. Le conferme delle analisi arriveranno lunedì. La polizia Locale ha quindi provveduto a transennare il parco per questioni di sicurezza».

Le denunce

La donna spiega, infine, che «fortunatamente mio fratello non ha avuto necessità di soccorso da parte dei sanitari perché sono riuscita ad accorgermi in tempo di ciò che stava facendo, ma se non fosse andata così? Il parco, inoltre, è frequentato da tanti bambini che giocano anche con la terrà, lo sappiamo come vanno queste cose. E se uno di loro riuscisse a mettere in bocca qualcosa? Siamo venuti a sapere che il reato commesso non è un caso isolato, bensì continuo, e rappresenta un serio rischio non solo per la salute degli animali, ma anche dei cittadini. Esistono numerose denunce sporte di volta in volta da privati cittadini, associazioni animaliste, come ad esempio l’Enpa di Terni, per eventi simili sempre nella stessa via e parco. Continui ritrovamenti di esche, animali d’affezione uccisi a causa di avvelenamento, due gatti a cui hanno sparato. Anche noi sporgeremo sicuramente denuncia contro ignoti, questa storia deve finire».

GNA: «Sporgeremo denuncia»

Intanto la Guardia nazionale ambientale, attraverso il presidente Alberto Raggi e il dirigente Niccolò Francesconi, annuncia che sporgerà denuncia «»ontro ignoti per tali gravi fatti. Una situazione sempre più allarmante che costituisce un vero pericolo per gli animali da compagnia ma anche per i cittadini e soprattutto per i bambini piccoli. Chi semina veleno per fare del male agli animali, con il rischio di creare un danno nche alle persone, non può rimanere impunito».


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