Polveri Prisciano: Ast punta su una nuova tecnologia per abbatterle

Accantonato il progetto di copertura della rampa scorie, proseguono test su macchinario innovativo

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di F.L.

L’intensificarsi del fenomeno delle polveri, registrato nell’ultima settimana a Prisciano, è stato un evento configurabile come ‘eccezionale’, dovuto a motivi atmosferici. Quanto alle soluzioni, anche la nuova proprietà di Ast sta lavorando alle possibili ipotesi, prefigurandone una ancora più innovativa rispetto a quella finora definita. È quanto emerge dopo le lamentele dei residenti della zona a ridosso dell’acciaieria, di nuovo ‘assediate’ dal problema delle polveri.

Le novità

In pratica il gruppo Arvedi ha messo in stand-by il progetto di smaltimento al chiuso delle scorie, che avrebbe appunto dovuto evitare la dispersione delle polveri in atmosfera, prediligendone una ancora più radicale. A renderlo possibile una nuova tecnologia, di cui esistono ancora pochi prototipi al mondo, in fase di sperimentazione ma che comunque avrebbe già dato ottimi risultati nei test fin qui effettuati. In pratica, cambierebbe nella sostanza la stessa modalità di smaltimento delle scorie. I residui della colata confluirebbero infatti direttamente in una macchina a camera stagna, dalla quale, grazie ad un processo di raffreddamento, sarebbero rilasciati direttamente dei ciottoli, senza alcuna dispersione di polveri. Una tecnologia ben più complessa rispetto alla ‘semplice’ copertura della rampa scorie fin qui prevista.

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I tempi e le incognite

I test, come detto, stanno proseguendo per confermare l’efficacia della tecnologia, ma intanto l’azienda ha preordinato il macchinario che dovrebbe essere operativo dal prossimo autunno, forse da settembre. Da capire intanto il ruolo che in tutto questo processo avranno i finlandesi di Tapojärvi, alla quale ThyssenKrupp aveva affidato il progetto di recupero scorie. La multinazionale sta proseguendo l’iter amministrativo per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale legata al ‘Recupero metalli da scoria solida siderurgica attaverso l’impianto Metal recovery’. Ma la conferenza dei servizi che si sarebbe dovuta tenere giovedì in Regione è stata rinviata al 30 giugno, su richiesta della stessa multinazionale finlandese.

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