Precari della giustizia, fuori dal 30 aprile

La scadenza è vicina e i finanziamenti sono finiti. Rischiano il posto decine di lavoratori precari dei tribunali

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Si mette male per i precari della giustizia che alla fine di aprile potrebbero ritrovarsi fuori dalle porte dei tribunali, il 30 aprile scade infatti l’ultima tranche di finanziamenti inseriti nella legge di Stabilità del 2014, prolungati dal Milleproroghe 2015, per permettere a questi precari di continuare a operare a pieno titolo per far funzionare la macchina della giustizia.

Numeri A livello nazionale i lavoratori interessati sono 2.650 fra ex cassintegrati e laureati disoccupati che da circa cinque anni lavorano presso i tribunali italiani, sottopagati e in attesa di una regolarizzazione. Questi lavoratori, che nei vari tribunali umbri sono 70, dal 2010 a oggi hanno usufruito dei tirocini formativi, frutto di convenzioni stipulate dalle amministrazioni giudiziarie con province e regioni.

I tirocinanti Solo in Umbria sono 70 i ‘tirocinanti’ che in questi anni sono stati pienamente inseriti negli organici di fatto e, come ricorda la Cgil Fp, hanno affiancato a tutti gli effetti il personale interno. «Siamo impiegati da cinque anni e il nostro è un lavoro d’ufficio a tutti gli effetti», spiega Rosita Maggesi, coordinatrice regionale dell’Unione precari giustizia.

Risorsa preziosa «Quando io e miei colleghi usciamo di casa, da circa cinque anni a questa parte, diciamo ai nostri familiari che andiamo a lavorare e non a fare il tirocinio – spiega Rosita Maggesi -. Di fatto abbiamo svolto con dedizione le funzioni di un dipendente della giustizia, grazie alla formazione specifica che abbiamo potuto acquisire attraverso un percorso pluriennale che ha visto i nostri tutor fortemente impegnati sulla nostra formazione. Formazione che è stata riconosciuta come preziosa e da non disperdere, da parte del presidente della corte di appello di Perugia, Wladimiro De Nunzio».

Finanziamenti Dal 2013 l’attività è stata presa in carico direttamente dal ministero con un finanziamento di 7,5 milioni per il 2013 e di 15 milioni per il 2014. La mancanza di fondi e l’assenza della volontà di regolarizzazione porterà alla fine di queste erogazioni per il 30 aprile. «Renzi – commenta la coordinatrice dell’Unione precari della giustizia – è riuscito nel capolavoro di metterci gli uni contro gli altri».

Sindacati «La Cgil ha diverse iniziative di lotta – ricorda Vanda Scarpelli, segretaria generale della Fp Cgil dell’Umbria – il 17 aprile ci saranno manifestazioni territoriali in più città italiane, per poi arrivare il 28 aprile a una manifestazione nazionale a Roma. La richiesta è quella di dare piena applicazione all’istituzione dell’ufficio per il processo, con un percorso ‘virtuoso’ che porti alla contrattualizzazione, chiudendo la fase del tirocinio formativo. La risposta dovrebbe darla il ministro della giustizia, Andrea Orlando che finora però – denuncia il sindacato – non ha dato segnali di apertura».

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