Tempo di rinnovo degli organi per l’Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Terni. È accaduto – per la prima volta dopo l’entrata in vigore nel 2018 della legge Lorenzin – in piena emergenza sanitaria da Covid-19: conferma alla presidenza per Emanuela Ruffinelli, mentre Isabella Caracciolo è stata designata a capo della commissione di Albo.
L’interesse pubblico
«Mai, come in questo momento storico, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Terni – viene sottolineato – si dovrà impegnare per svolgere a pieno il suo ruolo di ente sussidiario dello Stato a livello provinciale, al fine di tutelare gli interessi pubblici connessi all’esercizio professionale. Vista la forte pressione ricaduta sugli infermieri in seguito all’aggravarsi dell’emergenza che li vede in prima linea, insieme ai medici, nella cura dei pazienti e nell’organizzazione dei piani assistenziali, l’obiettivo del nuovo Ordine è quello di sostenere i colleghi infermieri, cercando un dialogo con le istituzioni locali e regionali per garantire la sicurezza di utenti e professionisti e assicurare un’assistenza sanitaria di elevata qualità anche in presenza delle necessarie ricollocazioni lavorative, che le nuove esigenze impongono e che non possono essere affrontate con superficialità e senza il necessario sostegno di competenza ed esperienza».
Ascolto e lavoro
«La migliore risposta – prosegue l’Ordine – alla situazione emergenziale potrà scaturire solo dall’ascolto di tutti gli attori coinvolti nella gestione della pandemia che stanno lavorando anche oltre le loro forze, per garantire assistenza sanitaria ai pazienti Covid-19, come a quelli affetti da altre patologie che iniziano a sentirsi meno tutelati. L’ordine intende dare voce a tutti gli infermieri che operano nella sanità pubblica, nella sanità privata o in qualità di liberi professionisti che prestano le loro competenze sia in ambito ospedaliero che sul territorio senza dimenticare il personale impegnato nelle attività domiciliari e nelle residenze protette. L’Ordine è orgoglioso di rappresentare e di essere al fianco di professionisti che, per garantire il diritto alla salute di tutti, nonostante le grandi difficoltà da affrontare, continuano con maggiore intensità e sacrificio di prima, ad orientare il proprio operato al bene della persona, della famiglia e della collettività , come previsto dal proprio codice deontologico, consapevole che, il coronavirus, può rendere pazienti gli infermieri stessi».