Nuovo stadio Terni: «Ottenere il meglio da sana competizione»

Terni, il consigliere comunale Angeletti: «Valutare le forze in gioco. Avrà, il pubblico, la forza di ottenere il risultato senza conseguenze sfavorevoli?»

Condividi questo articolo su

di Paolo Angeletti
consigliere comunale Terni Immagina

Non è mio costume disquisire sui temi con abbondanza di parole. Purtroppo, questo è il mio carattere. Noto che il problema dello stadio (e clinica) sta accendendo gli animi, anche perché, è doveroso ricordarlo, interessa tutti. In consiglio comunale è stato votato (a maggioranza, anche con il mio voto) il pubblico interesse. Quando un privato decide di finanziare un’opera che ha indubbiamente un pubblico interesse (concedetemi che, almeno in parte, lo sia), lo fa per ottenere dei profitti. È il mestiere del privato.

NUOVO STADIO, LA STIMA PARAMETRICA DA 24 MILIONI

Compito dell’ente pubblico è il controllo dell’operazione e delle condizioni. Già, proprio questo è il punto. Qualsiasi operazione di ‘finanza di progetto’ (mi permetto di proporre l’alternativa grammaticale di ‘project financing’), prevede che l’intervento del privato sia regolato da condizioni concordate. In questo caso una delle condizioni previste è il convenzionamento della clinica da parte della Regione. Ma non è la sola.

DESTINAZIONI SANITARIE, C’E’ ANCHE LO SPINE CENTER

Ad esempio c’è lo sgravio fiscale previsto, quella condizione che ha convinto un gruppo in consiglio comunale a non votare a favore. C’è il dubbio sulle strutture commerciali annesse. In generale il vantaggio dell’ente pubblico è quello di poter porre le condizioni che favoriscano il cittadino (o quantomeno non siano sfavorevoli), che, poi, naturalmente il privato può accettare o no. Ma fa parte di una sana trattativa tra chi tutela il cittadino e chi vuole investire.

IL VIA LIBERA IN CONSIGLIO: POLEMICA SUGLI SGRAVI FISCALI PER 33 ANNI

Ora, il punto, mi pare, è quello di non opporsi alla proposta solo ed esclusivamente in virtù di una parola: privato, ma quella di valutare le forze in gioco. Avrà, il pubblico, la forza di ottenere il risultato senza conseguenze sfavorevoli? Avrà, il privato, la volontà di perseguire nell’investimento senza ostacolare l’interesse del pubblico? Cerchiamo di ottenere il meglio da una sana competizione (o accordo ?). Ricordiamoci che l’alternativa è la stasi, l’immobilismo. E questo, indipendentemente dalle posizioni politiche.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli