Pubblico interesse progetto Ternana: ok con tre astenuti

Giovedì il passaggio conclusivo con il sì del consiglio comunale. UpT si astiene: «Perché l’esonero delle imposte comunali durante la concessione?». Ora il progetto definitivo

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Tutto come previsto, nessuna sorpresa e iter di competenza comunale chiuso. C’è l’approvazione dell’assise di palazzo Spada al pubblico interesse per il progetto di fattibilità del nuovo Liberati in combinata con la realizzazione della clinica privata: il via libera è arrivato nel tardo pomeriggio di giovedì con ventinove favorevoli – assente Paolo Cicchini della Lega – e tre astenuti. Ora la palla passa di nuovo alla Ternana per la redazione del progetto definitivo: dovrà recepire tutte le osservazioni e le prescrizioni della Conferenza di servizi asincrona. Non sono poche.

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I dubbi su Imu e imposte comunali: «Perché l’esonero?»

In avvio – alle 16.19, in precedenza via libera all’integrazione del regolamento sul commercio in aree pubbliche per il trasferimento del mercatino in centro, in particolar modo in piazza Europa – il sindaco Latini si è esposto per fare il punto della situazione: riepilogate le varie tappe dal 23 febbraio – data di deposito dello studio di fattibilità – e la motivazione per il pubblico interesse del progetto. Poi via con gli interventi dei consiglieri, a partire da Valdimiro Orsini (Uniti per Terni): «Ringrazio la Ternana per quanto ha fatto e sta facendo per la città. Un grande progetto, positivo per la città. Nello studio tuttavia emergono criticità sulla dotazione di verde. Inoltre non è stata calcolata l’Imu perché non c’è assoggettamento ad imposte per le opere realizzate: è assurdo, specie per le attività commerciali. Perché c’è l’esonero dal pagamento per la durata della concessione?». Emanuele Fiorini (Forza Centro) si accoda: «Sulle tasse concordo con Orsini, va approfondita la questione. Il nodo convenzione per la clinica è stato sciolto? Altrimenti si illudono i cittadini e si parla di aria fritta». Per Alessandro Gentiletti (Senso Civico) «la delibera è un atto amministrativo, la giunta non creda di lavarsene le mani con questo documento. Il nostro voto non è un alibi alla sudditanza politica rispetto a Perugia: se fallirà il progetto sarà colpa di questa maggioranza. Senza un impegno della Regione è uno specchietto per le allodole». Ricordato il silenzio – questione pareri – della Usl Umbria 2. «Fondamentale per la città – il commento di Patrizia Braghiroli di FdI – con il punto critico legato ai parcheggi e alla viabilità. Certa che si troverà la soluzione per il fulcro dell’iniziativa, la clinica».

TUTTI I PARERI DEI SETTE DIRIGENTI COMUNALI COINVOLTI (.PDF)
LA MOZIONE DI DELUCA IN REGIONE
3 MARZO, GIORGINI NOMINATO RUP

I privati e gli alberelli

Sponda Terni Civica – Michele Rossi – si parla «di un’opportunità unica ed importante, un investimento di un privato che non eguali per consistenza, ci sarà occupazione per molte ditte ternane. Bene le prescrizioni per l’incremento dei posti auto e la riorganizzazione completa della viabilità, sono soddisfatto dell’aspetto architettonico». Francesco Maria Ferranti (FI) ha voluto ribadire che «questi percorsi sono previsti a livello nazionale. Dopo anni c’è qualche iniziativa da parte dei privati, si tornano a far sentire e ciò dimostra una capacità di chi amministra, l’iniziativa è ben vista dal territorio. La sanità privata nemmeno nel Medioevo veniva vista come dannosa per quella pubblica. I bilanci? Si fanno quando è ora, non sullo studio di fattibilità». Anna Maria Leonelli (UpT) segue Orsini: «Bellisimo progetto, ma vedo criticità e sono d’accordo con Orsini. Pochi soldi per le aree verdi, solo alberelli nel parcheggio e mi aspettavo dal Comune un impegno maggiore in tal senso. C’è una concorrenza sleale, i grandi distributori di quell’area non pagheranno l’Imu». Conciso il capogruppo FdI Maurizio Cecconelli: «Intanto dichiariamo il pubblico interesse, un compito necessario, ma la vera procedura parte adesso. Ciò non significa che il nostro dovere finisca qua. Il vero tema è l’ambito sanitario, sull’accreditamento non c’è forzatura: viene detto che ci saranno tutte le verifiche del caso per richiederlo». Paolo Angeletti (Terni Immagina) ha sottolineato che «stiamo approvando una proposta, non un progetto. Questo è il primo passo dell’iter, il pubblico interesse è scontato».

IL PARERE DELLA DIRIGENTE MARCUCCI SULLA RICHIESTA DI ESENZIONE
23 FEBBRAIO, PARTE L’ITER COMUNALE: DEPOSITATO LO STUDIO

Interviene la Marcucci: «Esenzioni? Possibili riflessi»

Francesco Filipponi (Pd) ha chiesto di poter ascoltare la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci in merito all’impossibilità normativa attuale «di riconoscere una esenzione, fermo restando (si legge nel suo parere) eventuali regolazioni che devono essere preventivamente vagliate, quantificate e circoscritte nonché regolate con appositi atti» in merito ad Imu e Tasi. «Non ci vogliamo sottrarre su questa delibera. Ringrazio la Ternana per i traguardi sportivi e gli obiettivi sociali perseguiti. Rispetto al progetto occorre tenere a mente i tredici pareri su diciotto degli enti coinvolti e di quelli dei dirigenti comunali», ha aggiunto l’esponente Dem. La Marcucci si fa viva subito: «Ora si parla di pubblico interesse e allo stato non è possibile una quantificazione economica. Mi sono permessa di scrivere che ci sono possibili, potenziali riflessi dando un parere non dovuto», ha puntualizzato. Poi Lucia Dominici (capogruppo Pd): «Discutiamo del tema prontamente, abbiamo fatto tutto ciò che ci era stato chiesto. Si preferisce attaccare piuttosto che collaborare». Quindi Doriana Musacchi (Misto): «Ci ho creduto fin dall’inizio e ho anche raccolto 1.000 firme. Bisogna tenere presente il rilancio e lo sviluppo di questa zona». Luca Simonetti (M5S) si è detto «pienamente favorevole, ma va riconosciuto il diritto di fare delle osservazioni serenamente. Andare dietro alle folle in passato ha portato all’apertura di un inceneritore. Un grazie agli uffici. Il sindaco ha tutti gli strumenti per indossare la maglia della città e giocare la partita a Perugia. E non è un derby: questa operazione rafforza tutta la regione». Segue Federico Cini (Lega): «La maglia della Lega non è contrapposta a quella della Ternana, si seguono gli interessi della città. Terni deve ricompattarsi su temi fondamentali e questo è il caso. Tutti i pareri sono sostanzialmente favorevoli». A seguire sono intervenuti Monia Santini (FdI, «come consiglio comunale stiamo ridando lustro, importanza alla imprenditoria privata»), Valentina Pococacio (M5S, «la maggioranza non apprezza l’apporto e il sostegno che stiamo dando come minoranze, sembra quasi che preferisse la divisione e la spaccatura del consiglio») e Claudio Fiorelli (M5S, «ora Comune e sindaco devono fare la loro parte nei confronti della Regione, dalla quale sono arrivati segnali negativi; conteranno i fatti). Paola Pincardini (UpT): «Tanto di cappello all’imprenditore che ha presentato il progetto, ma noi siamo da quest’altra parte.

STADIO-CLINICA, UN PERCORSO COMPLICATO

La votazione e la nota di UpT

Alle 19.15 parte la votazione (out Cicchini, è in recupero da un’operazione chirurgica). I favorevoli sono tutti i componenti di maggioranza e minoranza, gli astenuti sono i tre consiglieri del gruppo Uniti per Terni: Orsini, Pincardini e Leonelli. Iter in Comune chiuso, ora si fa sul serio: «L’investimento che la Ternana Calcio – spiegano i tre – vuol fare sullo stadio e su tutta l’area circostante è importante per Terni non può che vedere il favore di tutti coloro che hanno a cuore la nostra città, quello che non ci convince è che ci sia una esenzione per 33 anni di tutti i tributi locali sui seimila metri di commerciale e sulla clinica privata. Come gruppo consigliare che risponde agli interessi della collettività non abbiamo potuto fare a meno di portare a conoscenza di tutta l’aula consigliare e della città che nel piano economico è prevista l’esenzione dei tributi comunali per tutta la durata della concessione e per tutti gli edifici realizzati. A nostro parere si tratta di una disparità nei confronti dei tanti piccoli proprietari di spazi commerciali o di altro genere che invece sono chiamati a pagare tutte le tasse in tutti i periodi dell’anno, anche nel corso di questa lunga emegenza pandemica che pure ha costretto alla chiusura tanti esercizi pubblici. C’è poi un mancato introito per il Comune che rinuncia a decenni di introiti su superfici ragguardevoli, destinate a scopo di lucro.  Comprendiamo infatti le esenzioni sullo stadio vero e proprio, destinato ad una attività sportiva meritoria, non comprendiamo lo stesso trattamento per gli spazi destinati a portare profitto. Invitiamo l’amministrazione comunale ad applicare – concludono – lo stesso metro di trattamento per tutti i suoi contribuenti, in quanto tutti meritano rispetto e attenzione per i loro sacrifici e per il loro lavoro».

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