Prostituzione minorile: via al processo per don Vincenzo

Giudizio immediato per l’ex parroco di San Feliciano, arrestato nell’agosto 2021. Accusato di uno scambio di denaro e immagini a sfondo sessuale

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Va a processo don Vincenzo Esposito, l’ex parroco 64enne di San Feliciano di Magione (Perugia) arrestato nell’agosto scorso per sfruttamento della prostituzione minorile con l’accusa di aver chiesto, dietro pagamento, prestazioni sessuali via social ad un minorenne. Nei suoi confronti è stato disposto il giudizio immediato al termine delle indagini svolte dai carabinieri di Termini Imerese (Palermo). L’uomo è infatti di origine siciliana, in particolare di Caltavuturo, sempre in provincia di Palermo.

Le contestazioni

Secondo l’inchiesta a suo carico, don Vincenzo avrebbe fatto prostituire il figlio di una donna siciliana di 51 anni di Termini Imerese, anche lei arrestata ad agosto: questa avrebbe acconsentito, in cambio di piccole somme di denaro, che il figlio minorenne avesse rapporti sessuali virtuali con il sacerdote, molto conosciuto e stimato nella sua parrocchia e nell’area del lago Trasimeno. Le richieste del 64enne – che dopo essere finito in carcere a Spoleto era stato posto ai domiciliari in una struttura per religiosi con problemi psicologici e comportamentali – sarebbero sate molto esplicite: video e videochiamate in cambio di pochi euro o di favori, come la ricarica della carta prepagata. Ma il giovane non sarebbe stata la sua unica vittima, visto che nella rete del sacerdote sarebbero finiti altri tre giovani, sempre siciliani e in difficoltà economica, con i quali l’indagato si sarebbe intrattenuto con le stesse modalità, sempre in cambio di poche decine di euro. Il sacerdote è difeso dall’avvocato Renato Vazzana, mentre la donna -nei confronti della quale l’indagine è ancora in corso – dall’avvocato Giuseppe Minà.

Don Vincenzo ai domiciliari nella casa di recupero per preti

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