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Dopo l’accordo tra Regione dell’Umbria, Province e sindacati sulla mobilità di 238 unità di personale dipendente; «accordo necessario che abbiamo condiviso e accompagnato – dice la Rsu della Provinia di Perugia – ancora risultano irrisolte molte questioni, che devono essere affrontate per garantire la continuità dei servizi e i livelli occupazionali».
Il presidio Risulta, dice la Rsu, «ad oggi grave la situazione dei colleghi della polizia provinciale, inseriti sul portale e quindi potenzialmente soggetti a essere un sovrannumero, per la quale già è stata fatta una specifica assemblea venerdì scorso nonché la conseguente organizzazione di un presidio, giovedì, sotto la Provincia a partire dalle 9, in concomitanza con la riunione che la Rsu avrà con l’amministrazione provinciale sul problema».
La richiesta Si tratta di questioni «sulle quali chiediamo alla Regione di riprendere un percorso di confronto, questioni che creano incertezze e disagi e che hanno bisogno di risposte sia quelle legate al corpo della polizia provinciale che quelle del personale assegnato agli Sportelli polifunzionali dislocati sul territorio provinciale di cui chiediamo di mantenere la funzionalità. Chiediamo di riaprire velocemente il percorso per la definizione della convenzione che riguarda i servizi di politica attiva del lavoro erogati dai Centri per l’impiego territoriali; dipendenti abbandonati in un limbo dalla normativa nazionale che prospetta la costituzione di una futura Agenzia nazionale per l’occupazione e che attendono certezze e risposte, nonché l’ individuazione di un percorso che dia stabilità occupazionale».
Cronoprogramma Mentre i tempi «per la creazione di tale agenzia si dilatano a dismisura, non vogliamo che si eviti di intervenire sui Centri per l’impiego o si scelgano con soluzioni transitorie, si decida magari di non decidere, è necessario invece un disegno chiaro e strategico da parte della Giunta regionale per garantire sia il funzionamento dei servizi alla cittadinanza che il futuro occupazionale dei dipendenti, siano essi a tempo determinato od indeterminato».
La richiesta La Rsu della Provincia di Perugia chiede quindi «che si arrivi in tempi brevi alla stipula formale della Convenzione prevista dalle normative nazionali, data la disponibilità delle risorse finanziarie e l’accordo quadro nel frattempo intervenuto tra Governo e Regioni. Non è necessario ricordare che i Centri per l’impiego si sono rivelati in questi anni uno strumento importante per fronteggiare la crisi economica in atto; basti pensare alle diverse migliaia di azioni di accoglienza e politica attiva erogate ai lavoratori nel solo corso del 2015, senza contare i recenti interventi legati al Programma Garanzia Giovani. Le competenze di chi opera in questi servizi non si improvvisano, e pare incredibile che l’investimento nei servizi pubblici per l’impiego, che ci vede al penultimo posto della classifica europea, sia trascurato anche dalle stesse Regioni, nonostante il ruolo di primo piano rivestito nella gestione ed
organizzazione dei servizi».
La proposta Per tutte queste motivazioni la Rsu insiste e chiede «formalmente alla Regione Umbria di intervenire
in modo efficace ed autorevole, con la creazione di una struttura di livello regionale, dove far confluire il personale attualmente dipendente dai Centri per l’impiego, entro cui trovare anche soluzione all’annoso problema dei contratti a tempo determinato di prossima scadenza ed allo scopo di valorizzare il ruolo pubblico dei servizi all’impiego».