Il rischio (scongiurato) che qualche podista – in programma c’era ‘Ecotrail le vie di San Francesco’ – sabato potesse beccarsi una fucilata dai cacciatori di cinghiali appostati nei boschi della zona di Attigliano (Terni), aveva fatto notizia. E il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, ne approfitta per ribadire il ruolo decisivo che il personale dell’ente svolge.

Il presidente «La Provincia è ancora un punto di riferimento per i cittadini e nulla o poco è cambiato nel loro orientamento anche in materia di caccia, tutela dell’ambiente, vigilanza costruzioni e tanti altri settori come strade e scuole soprattutto. Materie che qualcuno ha pensato di togliere a questi enti insieme alle risorse per esercitare le funzioni rimaste. L’intervento dei nostri agenti è stato sollecitato dalle altre autorità che non erano riuscite a risolvere il problema».

Il comandante E Mario Borghi, comandante della polizia provinciale, chiarisce: «Prefettura, questura e forestale hanno richiesto il nostro intervento per dirimere la questione. Noi, grazie alla conoscenza delle persone e del territorio ci siamo messi a disposizione e anche se non più competenti abbiamo portato a termine il lavoro».
«Ottusa convinzione» Tanto che il presidente Lattanzi alza – e di molto – i toni: «Solo in pochi oggi nonostante l’esito referendario, vogliono continuare nell’ottusa convinzione di non utilizzare il patrimonio strutturale e professionale delle Province, salvo poi doverci ricorrere in casi estremi quando appare impossibile trovare il bandolo della matassa. Così, come le vicende di Attigliano di sabato scorso dimostrano, le nuove organizzazioni che dovrebbero sopperire alla Provincia appaiono impossibilitate ed incapaci. Chi di dovere, a vari livelli istituzionali – conclude – prenda atto del fallimento di un’idea concepita male e realizzata peggio ed abbia il coraggio di tornare indietro».