Pums Terni, ipotesi ‘bretellina’ a Maratta

L’assessore Salvati e l’ingegnere Berti Nulli tête-à-tête con Fiab, Lab.biciclario e Mat: «Non possiamo prendere a calci negli stinchi gli automobilisti»

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di S.F.

Le 20 azioni

«Invito tutti ad avere una visione del progetto complessiva e non concentrarsi su un aspetto come le rotatorie, sminuendo il resto. Non può essere solo per le piste ciclabili e gli automobilisti non possiamo prenderli a calci negli stinchi. E ci scusiamo se si sta ragionando su dati parziali ma l’accelerazione nel lavoro non era prevista». Risponde – e lo ammette anche lui – così, con un pizzico di fervore, Tito Berti Nulli in chiusura di I° prima commissione consiliare in merito alle critiche ricevute per il Piano urbano di mobilità sostenibile Terni-Narni, il Pums: a palazzo Spada si sono presentate le tre associazioni – Fiab, Lab.biciclario e Mat – che in settimana avevano lanciato una dura nota sull’iter di sviluppo. Esposte tavole grafiche e slide inedite per far intuire in che tipo di direzione si sta procedendo: «Passaggio in giunta previsto per inizio dicembre, quindi l’ok in consiglio», ha specificato l’assessore Benedetta Salvati. In arrivo altri confronti.

LE ASSOCIAZIONI ALL’ATTACCO: «PUMS DELUDENTE»

L’ipotesi per via del Maglio

La procedura prosegue

La Salvati e il funzionario Walter Giammari hanno riepilogato che ancora non si tratta di un piano definitivo. Una prima fase di partecipazione attiva si è già svolta – sempre in ottica di Valutazione ambientale strategica – e giovedì mattina si è registrato un nuovo step in tal senso, seppur con le critiche delle associazioni. «Le osservazioni sono possibili fino al 2 novembre, quindi la Regione convocherà una commissione ad hoc per chiudere il cerchio». I temi principali sono ciclabilità, questione ambientale, sharing, trasporto pubblico, smart land, sistema metropolitano, zone 30, sistemi di interscambio, cerniere di mobilità , biciplan e zone pedonali. «La procedura è complicata – ha esordito il 63enne ingegnere della società Sintagma, protagonista nella redazione del Pums – e crea problemi di incomprensione spesso. C’è tutto ottobre e novembre per la fase di partecipazione». Parte una presentazione di circa 35 minuti sulla base di un lungo documento powerpoint con grafiche e ipotesi: «Le azioni sono venti, coordinate, riguardano nel complesso l’aspetto mobilità ‘dolce’ e altro. Tutto ciò ci deve portare ad una nuova visione in città: è un piano strategico che delinea delle azioni, poi una volta approvato ci devono essere dei progetti che dettagliano le singole iniziative». Al questionario online sul tema hanno risposto in 600: sarà tema di dibattito nei minuti finali della commissione.

L’APPROVAZIONE DI AGOSTO IN GIUNTA: ADOZIONE PER VAS

Traffico dirottabile

Il traffico: ipotesi ‘bretellina’ a Maratta

La spiegazione di Berti Nulli è ben accolta da tutti – consiglieri di maggioranza e minoranza – e prende una piega più concreta quando vengono mostrate alcune tavole con delle possibili novità (parla anche di possibilità di 21 mila veicoli commerciali in meno nella Ztl con l’assestamento dei traffici dirottabili nell’interporto di Maratta, coinvolte via Carrara, via Cassian Bon, via Corona e via Istria): «Per quel che concerne la sicurezza un intervento ipotizzato è quello che riguarda via del Maglio, a Maratta, perché ci sono dei punti pericolosi per tutti. Come l’ingresso da viale Eroi dell’Aria in via Lessini e l’idea è quella di intervenire su manovre pericolose realizzando una piccola bretellina che va ad attestarsi sulla rotaroria esistente poco più avanti: così riusciremmo a mettere in sicurezza l’intera area. Stesso discorso per il nodo tra via Borsi, via Battisti e via Oberdan, viene riconfigurata con due ipotesi per renderla più sicura».

IL PROGETTO PER LA CONCA TERNANA

L’ipotesi per viale dello Stadio

Viale dello Stadio e Leopardi: mobilità dolce. L’emergenza ambientale

Cambio scenario, si va in zona sport. «Abbiamo pensato all’eliminazione dei semafori nel comparto viale dello Stadio-via Leopardi e ridisegnare l’intero asse. Come? Attraverso la creazione di due corsie per la mobilità ‘dolce’ in via Leopardi ed eliminazione dei semafori. Focus anche sull’emergenza ambientale: quattro gli interventi previsti secondo il piano in via di sviluppo. Si tratta del completamento della ‘bretella’ della Terni-Rieti (ex 3° e 4° lotto) in strada dei Confini, la variante Staino-Pentima-via Breda-San Carlo, la nuova accessibilità di via del Maglio e il potenziamento a supporto della trasformazione urbanistica dell’area Bosco.

L’IPOTESI METROPOLITANA DI SUPERFICIE NARNI-TERNI

Emergenza ambientale ed interventi

Il traffico ‘pesante’ e la stima al 2025 

Interventi infrastrutturali per il traffico ‘pesante’: «Due azioni. Completamento della Terni-Rieti almeno fino a Maratta per un’alternativa da mettere a disposizione dei mezzi e la bretella su Pentima per l’Ast. Sulla base di tutte le considerazioni e gli scenari studiati, avremmo uno scenario 2025 con utilizzo autobus a livello costante, la bicicletta dal 3,1% al 6% (aumenta al 12% nel 2030) e l’auto dall’84,8% attuale all’81,9% tra sei anni (75% al 2030)». Prima di dar udienza alle associazioni, è la Salvati a voler sottolineare un aspetto: «L’accelerata sul piano c’è stata perché i fondi sono predisposti dal 2016 e non fare il Pums sarebbe davvero un’occasione persa».

TERNI E L’INDICE DI SPOSTAMENTO BASSO

I rappresentanti delle associazioni

Minei, Duranti, Angeletti: «Più partecipazione». Nodo rotatorie

Dal comunicato d’attacco al tête-à-tête in commissione consiliare. Parte Renato Minei (Lab.biciclario, vicepresidente): «C’è l’assenza di alcuni dati, non sono stati condivisi. Non sappiamo se esistono tutte le valutazioni necessarie sulla viabilità e altri temi. Modalità di coivolgimento: solo un paio di incontri, il percorso deve essere più serrato per raccogliere le istanze della popolazione. Auspichiamo che, in questa fase di chiusura del Pums, si voglia considerare l’aspetto dell’inclusione». Tocca a Pier Francesco Duranti (Mat, architetto): «Bene l’illustrazione di Berto Nulli, elaboreremo delle osservazioni. Tuttavia c’è del materiale di cui non siamo a conoscenza, come facciamo a confrontarci se non abbiamo tutti i dati a disposizione? Il Pums deve essere partecipato, l’Europa ci impone di ipotizzare scenari. Capisco che i 9,5 milioni di euro fanno comodo, però sul sito del Comune di Terni non c’è nulla. E quanto costa tutto ciò che si pensa di voler fare? Infine, i nodi di interscambio 2016 da 1,2 milioni di euro sono diventati rotonde? Sono cose diverse. Nel materiale a disposizione ci sono dieci rotonde per fluidificare il traffico, senza piste ciclabili e progetti nel dettaglio: potremmo passare alla storia come primo Pums al mondo in tal senso e, di fatto, aumentare la comodità di andare in macchina». Chiude Marco Angeletti (presidente Fiab locale): «Non si può progettare senza pensare alla nuova mobilità. Nel Pums bisogna anche parlare di aree sicure accanto alle scuole: è troppo incentrato sulla mobilità veicolare, serve disicentivare l’utilizzo dell’auto. Vorremmo parlare di città 30 e non solo zone 30. Inoltre è necessario sviluppare un lavoro culturale parallelo perché altrimenti non si va da nessuna parte. Solo 600 persone hanno risposto al questionario, poche».

IL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE PER IL PUMS

Il prospetto al 2025 e 2030

L’aspetto economico, le scuole, i dubbi

Successivamente intervengono Michele Rossi (Terni Civica, «bene l’avvio del percorso, ma ho perplessità sulle rotonde e su via Leopardi), ancora Giammari («questa commissione è anomala proprio per avere più partecipazione, ne seguiranno altre post approvazione in giunta del Pums), Valdimiro Orsini (Pd, «apprezzo la Salvati che si presenta in un periodo dove tanti assessori non vengono per la campagna elettoriale e trascurano i problemi della città, definire l’accordo di programma con ministero e Regione firmato nel 2018»), Paolo Angeletti (Terni Immagina, «perché il blocco del traffico sembra non servi a nulla?»), Anna Maria Leonelli (FdI, «se non portate il progetto nelle scuole è inutile») e Alessandro Gentiletti (Senso Civico, «concordo in linea di massima con le associazioni»). Lunedì mattina nuovo appuntamento, questa volta in II° commissione consiliare: probabile che alla fine se ne organizzi una congiunta per ampliare la platea.

In concreto: le strisce

In attesa che il Pums venga approvato nella sua versione definitiva, in città sono iniziati gli interventi di rifacimento della segnaletica orizzontale (strisce pedonali, stop ecc.): per la prima parte degli interventi sono stati appaltati lavori – informa una nota del Comune – per 25 mila euro che riguarderanno il rifacimento di parti della segnaletica su via Di Vittorio – XX settembre, via Montefiorino, via Flagiello, via Macinarotta , viale Trento, via Alfonsine, via XX settembre, via Gramsci, Via Di Vittorio – piazzale Senio, via del Mandorlo, via Tre Venezie, via Tre Venezie-via Vulcano, via Tre Venezie 251, via della Caserma 17, via Mincio – via Topino, via Garibaldi – rotonda Filipponi, via XX Settembre – via Pastrengo – via Peschiera, via Montefiorino, via Di Vittorio – via Turati, via Baglioni – via del Rivo, via Tre Venezie 129, via Gabelletta 276, via Labriola – via Menotti Serrati, via Tre Venezie – via Carnia, via del Capriolo, via Proietti Divi, strada di Recentino – strada delle Campore, via Tre Venezie – voc. Rocca San Zenone, via Tre Venezie – Villaggio Grandi, piazza Dalmazia, via Rosselli – via Romagna, viale Trento – viale Trieste, via Urbinati, via Campomicciolo, rotatoria Rossini Trieste, viale Rossini, via Ippocrate, via Vitalone, viale Turati – corso del Popolo, via XX Settembre – Prati, via del Rivo – via Grabher». In un secondo momento via al secondo appalto per un lotto da 190 mila euro; infine gli impianti semaforici per una procedura dal costo di 40 mila euro.

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