‘Ciclabilità’ Terni: «I dati da cambiare»

Appuntamento alle piscine per fare il punto della situazione: «Il tratto Otricoli-Norcia completato entro il 2023. Per il 30% no alla bici per i percorsi troppi lunghi»

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«Perché i ternani non utilizzano la bicicletta al posto dell’auto? Per un 41% del campione – 430 persone – perché i percorsi sono inadeguati o pericolosi, un fattore di sicurezza sul quale dobbiamo lavorare. Poi c’è un 30% che parla di trasferimento troppo lungo: in questo caso va calibrato con le abitudini dei cittadini perché abbiamo un ‘indice di spostamento’ inferiore ai 200 metri contro una media nazionale di circa 350. Vuol dire che non si è disposti a percorrere un breve cammino a piedi e se non cambiamo questi numeri è dura». Parole del funzionario tecnico del Comune Walter Giammari, protagonista venerdì pomeriggio alle piscine dello stadio per ‘Benessere oltre la rete’, l’evento in tre giorni che si occupa di stili di vita, alimentazione, fitness, attività motoria, salute e lavoro: focus in particolar modo sulla mobilità dolce e gli sviluppi sul territorio insieme all’architetto – Confcommercio – Fabio Gigli e Daniele Garrasi, una delle menti dell’iniziativa.

APPROVATO IL PROGETTO ESECUTIVO PER TRATTO VIA ARGINE-CASSERO

Il dato citato

La ‘pigrizia’ ternana e il numero di auto

Progetti in essere ci sono – di recente sono stati approvati diversi progetti esecutivi e gare di progettazione, con alcune aggiudicazioni – per la ciclabilità, ma senza un cambiamento di abitudini diventa comunque difficile sperare in un miglioramento reale. «Non solo ci spostiamo per così poco con un mezzo, ma abbiamo 68 autoveicoli ogni 100 abitanti. E non solo: la prendiamo – ha proseguito Giammari snocciolando dati – da soli, ogni dieci macchine solo una ha almeno due persone all’interno. Se non modifichiamo questi numeri c’è poco da fare. Sull’aspetto sicurezza delle piste c’è da lavorare, è chiaro: magari  i tracciati non hanno buche o altro, tuttavia possono passare in punti ambigui o avere attraversamenti pericolosi. E questo basta a rovinare tutto».

LE QUATTRO VELOSTAZIONI

Walter Giammari

Da Otricoli a Norcia: «Entro il 2023 completata»

In apertura Garrasi – nome del convegno ‘La nuova mobilità dolce, le vie ciclopedonali’ e, in seguito, ‘Treno + bici, mobilità lenta e stazioni dimenticate’ con Gigli a relazionare – aveva specificato che l’obiettivo da portare avanti è quello di «riuscire ad allontanare le auto, generano inquinamento e problemi. Ci sono possibilità di avere buone piste ciclopedonali a Terni: la gente in questo modo si può abituare ad usare mezzi diversi e oltretutto avere una buona organizzazione aiuta anche il turismo. Potremmo essere un buon punto di snodo per raggiungere altre parti. Ciò che manca è la fantasia». Cenno anche alla necessità di educare all’uso corretto – in teoria non servirebbe – delle piste ciclabile e degli automobilisti. Poi Giammari ha fatto il punto della situazione partendo da lontano: «Noi entriamo nel percorso che lo Stato ha individuato nell’asse che unisce il fiume Tevere alla Valnerina, la ciclovia del Sole. Terni è il corridoio  ideale in tal senso e la politica di finanziamento è andata su questa direzione, per portare la ciclabilità turistica da Otricoli fino alla Spoleto-Norcia. Finanziato il tratto da Nera Montoro fino ad Otricoli, mancava il tratto tra Narni-Terni e Terni-Ferentillo. La Regione  Umbria ha finanziato per due milioni il tracciato Terni-Narni e per 1 milione da vocabolo Staino a Marmore sempre dalla Regione, quest’ultimo è in carico del consorzio di bonifica Tevere-Nera. Questi tre milioni già certi ed esigibili, stiamo finendo i progetti per mettere a gara le progettazioni». Indicate – condizionale – le scadenze: «In via definitiva il percorso Otricoli-Norcia dovrebbe essere completato entro il 2023, mentre Terni-Narni nel 2022».

STAINO-FORO BOARIO-CENTRO-OSPEDALE: PROGETTAZIONE ROMANA

L’evento

Gli spostamenti in città: «4 mila 500 autoveicoli al giorno»

Focus sul centro cittadino, di recente al centro dell’attenzione in commissione consiliare: «Per il collegamento tra Ponte Allende e vocabolo Staino ci sono i fondi Agenda Urbana. Sono già in cassa anche quelli ed il progetto è stato deliberato: dobbiamo finire entro l’anno altrimenti perdiamo i fondi». Ancora dati negativi sulla viabilità: «Il 2% degli spostamenti che avvengono a Terni sono legati a traffico di attraversamento nazionale, riguarda le grandi vie di comunicazione. Importante è invece il 27% di auto che arrivano da fuori ed entrano in città, parliamo di 4 mila 500 veicoli giornalieri: ne escono 2 mila 600, la città ‘attrae’ traffico. Gli spostamenti interni sono il 55% ed il più delle volte è sotto i quattro chilometri, quindi perfetto per la bicicletta. Dobbiamo riuscire a lavorare su quel 27% e quest’ultimo dato».

PUMS TERNI-NARNI, LE INTENZIONI

Il modello di spostamento

Il libro dei sogni e la micromobilità 

C’è molto da fare in ogni aspetto dunque. «Il Pums – ha continuato Giammari – ha progetto di scenario di 15-20 anni, è un ‘libro dei sogni’ a lungo respiro. Ci sono mezzi in continua evoluzione e apparecchiature che a stretto giro ci consentiranno di cambiare tipo di modalità di spostamento». Infine un accenno alle zone 30 e alla micromobilità: «Il centro, la ztl di fatto, sarà prima zona 30. Poi Cardeto, Battisti, Sant’Agnese e Città giardino. Inutile creare piste ciclabili ovunque, in questo modo risolviamo creando dei punti di scambio dove captare auto che giungono da fuori». Il funzionario ha poi specificato che per i tratti viale dello Stadio-centro e lungonera Cimarelli-ospedale (passando per viale Trieste, Le Grazie e viale VIII° Marzo) il progetto è ok. Futuro non roseo per la micromobilità, come già accennato in passato: «Il decreto consente una fase sperimentale di due anni per i mezzi con manubrio e senza. A noi solo la segnaletica costerebbe 250 mila euro e al momento non ci sono i fond per farlo: lo abbiamo messo nel Pums scrivendo che bisogna pensarci. Per quel che concerne la realizzazione c’è da aspettare: con ogni probabilità, nei prossimi due anni, a Terni non ci sarà microbilità elettrica». Come detto Gigli ha parlato di treno, bicicletta e stazioni dimenticate, oltre che di marketing territoriale e promozione turistica.

Il piano per l’area palasport

L’evento

L’appuntamento odierno rientra come detto nell’ambito di ‘Benessere oltre la rete’, pubblicizzata come un’azione territoriale per mettere insieme un gruppo di imprenditori ed organizzazioni per sviluppare la qualità in diversi settori. Tra i relatori Carlo Dorofatti, Massimo Formica, Franco Cetrelli, Donatella Pitasi, Mauro Esposito, Marco Menichelli, Maurizio Silvestri, Faio Ciri, Daniela Giannandrea, Valentina Ivana Chiarappa, Elisabetta Tenuzzo, Valeria Di Loreto e Federica Tarquini. Tra gli interventi anche quelli del dg Stadium Maurizio Frasconi, del vicesindaco Andrea Giuli e degli assessori Benedetta Salvati e Valeria Alessandrini.

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