Non avrebbe versato 2.137,50 euro spettanti all’azienda ospedaliera di Terni (1.795,50 euro) e alla Usl Umbria 1 (342 euro), per visite intramoenia svolte fra l’agosto 2016 e l’ottobre del 2018. Per questo un medico 62enne è finito a giudizio di fronte al tribunale di Terni con l’accusa di truffa. L’indagine, seguita dalla denuncia all’autorità giudiziaria, era stata eseguita dai carabinieri del Nas di Perugia e l’ultima udienza del processo si è tenuta giovedì mattina di fronte al giudice Francesca Scribano. In aula è stato sentito un operatore di polizia giudiziaria che aveva approfondito la questione e la prossima udienza è stata fissata per il 18 novembre. Il professionista è difeso dall’avvocato Mara Provantini del foro di Terni mentre si sono costituite parte civile sia l’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’, rappresentata dall’avvocato Mauro Carboni, e la Usl Umbria 1, con l’avvocato Vincenzo Maccarone. Sotto la lente dei militari del Nas c’erano finite le visite effettuate su una trentina di pazienti, soprattutto a Terni, con i relativi incassi trattenuti dal professionista che non avrebbe versato alle aziende da cui dipendeva, la relativa percentuale prevista.