Sei mesi di reclusione: questa la pena stabilita dal tribunale di Perugia in composizione monocratica – giudice Loretta Internò – nei confronti di un medico dell’ospedale di Perugia, condannato per il reato di lesioni colpose ai danni di un bambino che all’epoca dei fatti – era il 2016 – aveva 6 anni di età . A riportare la notizia sono i quotidiani Il Messaggero-Umbria e Il Corriere dell’Umbria, con articoli a firma di Enzo Beretta e Francesca Marruco.
Il piccolo, affetto da una forma di leucemia, era stato sottoposto a radiazioni alla testa, superiori del 200% alla terapia prescritta e somministrabile. In conseguenza di ciò, aveva subito un grave deficit cognitivo, e quindi motorio, tale da causare una invalidità permanente. Per la procura della Repubblica di Perugia, e per i familiari del piccolo, all’origine c’era un chiaro errore umano nell’applicazione della radioterapia nelle otto sedute effettuate nell’autunno del 2016. Una lettura condivisa dal tribunale che, a fronte di una richiesta di condanna a nove mesi di reclusione, ha sostanzialmente aderito, stabilendo una pena di 6 mesi – identica al patteggiamento di un’altra indagata, collega dell’imputato presso la struttura complessa di radioterapia – e il pagamento di una provvisionale di 100 mila euro ai parenti del bambino, con la restante parte da stabilirsi in sede civile. Vicenda, nel suo complesso, di interesse anche per la Corte dei Conti dell’Umbria.