Regione, Paparelli (Pd) all’attacco: «Giunta gravemente inadempiente»

Il consigliere di opposizione punta il dito su contrasto al crimine, politica patrimoniale e turismo

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«Mancato rispetto degli obblighi previsti dalle leggi regionali vigenti» e «gravi inadempimenti da parte della giunta regionale»: a segnalarli è il consigliere regionale di opposizione Fabio Paparelli (Partito democratico) in una lettera inviata ai presidenti di giunta regionale, assemblea legislativa e comitato di controllo in qualità di portavoce delle minoranze (Pd, M5S, Patto civico, Misto).

I tre temi al centro della polemica

Nello specifico, Paparelli segnala a Donatella Tesei, Marco Squarta e Thomas De Luca le anomalie da lui riscontrate in merito ai provvedimenti normativi relativi a contrasto del crimine, politica patrimoniale regionale e turismo, rispetto ad «una serie di adempimenti afferenti l’assemblea legislativa dell’Umbria, che impattano anche sulla liceità di alcuni provvedimenti adottati di conseguenza e sulla efficacia delle politiche messe in atto, rappresentando altresì una ingiustificata mancanza di rispetto verso la
massima espressione della sovranità regionale».

Sicurezza

Rispetto alla legge regionale sulla sicurezza, Paparelli segnala «il mancato rispetto, da parte dell’esecutivo, dell’obbligo di presentazione al consiglio regionale del rapporto annuale contenente le necessarie informazione per una adeguata programmazione quali: il quadro degli interventi e delle iniziative di prevenzione primaria, secondaria e terziaria posti in essere, coordinati e finanziati dalla Regione ai sensi della legge regionale vigente; l’ammontare delle risorse e la loro ripartizione per il finanziamento delle iniziative e degli interventi previsti dalla legge nonché le modalità di selezione dei soggetti privati coinvolti; i dati statistici sui fenomeni di illegalità collegati al crimine organizzato e mafioso nelle sue diverse articolazioni, rilevati sul territorio regionale. Dai grandi proclami sulla sicurezza, quando il centrodestra era all’opposizione – dice Paparelli -, siamo dunque passati all’assenza totale di politiche in materia, a dimostrazione dell’uso strumentale che ne è sempre stato fatto».

Patrimonio

In relazione alla politica patrimoniale regionale, scrive sempre Paparelli, «la giunta avrebbe dovuto trasmettere all’aula il Piano annuale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari relativamente: agli immobili da destinare a sede degli uffici e servizi regionali; alla individuazione degli immobili regionali da destinare ad attività produttive, agli enti del terzo settore e a progetti di sviluppo o comunque di pubblico interesse; alla valorizzazione e utilizzazione a fini economici dei beni immobili del demanio e del patrimonio indisponibile regionale, del patrimonio agro-forestale e del patrimonio disponibile, in armonia con le previsioni contenute negli altri strumenti della programmazione regionale; all’acquisizione di beni immobili; alla dismissione di beni immobili; agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione e riqualificazione da realizzare sul
patrimonio immobiliare regionale. Tale adempimento non è mai stato fatto da quando la giunta si è insediata, con il rischio che tutti gli atti di vendita rischiano di essere nulli».

Turismo

Riguardo al testo unico sul turismo, il consigliere Pd rimarca che «palazzo Donini è tenuto ad adottare un masterplan triennale di indirizzo strategico (il vecchio piano di promozione, reso strategico e triennale nel TU) ed a trasmetterlo all’Assemblea legislativa per l’approvazione. Il documento doveva contenere la definizione degli obiettivi strategici e operativi nonché individuare le iniziative attraverso cui realizzare le finalità indicate. Doveva essere poi presentata, in Seconda commissione, la relazione sullo stato di attuazione del masterplan; la stessa commissione avrebbe dovuto esprimere parere obbligatorio sul piano di azione per l’attività della Film Commission che deve essere parte integrante del masterplan triennale». In conclusione Paparelli, sottolineando «l’assenza totale di programmazione su molti versanti e la totale inadeguatezza su altri, invita i presidenti di giunta regionale, assemblea legislativa e comitato di monitoraggio ad adempiere immediatamente, secondo le loro competenze, a tutti gli obblighi previsti, al fine di amministrare nel rispetto delle norme vigenti, della comunità umbra e del ruolo dei consiglieri regionali».

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