Due bandi da 9 milioni di euro con risorse Fesr e Fsc 2021-2027. Questa la cifra messa in campo dalla Regione Umbria per sostenere l’efficientamento energetico del patrimonio pubblico e la promozione delle comunità energetiche.
Mirino dunque sulla transizione energetica con proposta dell’assessore all’ambiente Thomas De Luca: «Con questi provvedimenti la Regione Umbria accelera gli investimenti – spiega in merito – per un futuro energetico più verde, puntando sul patrimonio pubblico e incoraggiando lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili. Un passo concreto, anzi due passi, della Regione Umbria verso il potenziamento delle energie rinnovabili, l’efficientamento del proprio patrimonio immobiliare pubblico e il supporto alla diffusione delle Cer sul territorio, in linea con gli obiettivi di transizione energetica nazionali ed europei».
Il primo è il bando Fsc per il sostegno all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo su edifici pubblici: «Finanziato dall’Accordo per la Coesione FSC 2021-2027 attraverso la linea di intervento dedicata a ‘Energia Rinnovabile – Promozione rinnovabili – Efficienza energetica – Comunità energetiche’ con una dotazione di 4,4 milioni di euro (4 milioni dalle risorse del Fsc e 400 mila euro come quota di cofinanziamento a carico degli enti beneficiari) il bando si basa su criteri precedentemente approvati e prevede l’obbligo per i beneficiari di attivare una manifestazione di interesse per una Comunità Energetica Rinnovabile o aderire a una già esistente, potendo anche assumere il ruolo di produttore terzo, mettendo a disposizione della Cer il proprio impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in coerenza con il Decreto del Ministero dell’Ambiente 7 dicembre 2023, n. 414 (decreto Cacer)».
Il secondo è il bando Fesr per il sostegno pubblico alle energie rinnovabili e alla promozione delle Cer: «Prosegue l’attuazione del PR FESR 2021-2027 con una dotazione di 4,6 milioni di euro (di cui il 40% da quota UE, il 42% da quota Stato e il 18% a carico degli enti beneficiari). Questa seconda edizione del bando, rivolta all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo su edifici pubblici, supera le limitazioni riscontrate nella prima edizione relative alla bassa adesione, applicando unicamente criteri di merito senza distinzioni o ripartizioni per categorie di enti, favorendo così la massima partecipazione. I criteri di selezione riguarano il rapporto costo/energia prodotta, il livello di autoconsumo, la presenza di sistemi di accumulo e la tipologia di installazione. Punteggi aggiuntivi vengono assegnati per interventi che includono, tra l’altro, la coibentazione, la rimozione amianto, la cantierabilità del progetto, la localizzazione in aree svantaggiate o critiche per la qualità dell’aria e la disponibilità dell’impianto per una Cer». I soggetti beneficiari per entrambi i bandi sono amministrazioni comunali, amministrazioni provinciali e l’Ater. Il Regolamento individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell’ecosistema, senza arrecare danno a nessuno degli obiettivi ambientali stabiliti.