Riaperture si o no? «Spettacolo desolante»

Confartigianato Umbria se la prende con la pubblica amministrazione: «A noi chiedono celerità, lo Stato invece si consente di tutto»

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di Confartigianato Imprese Umbria

Confartigianato Imprese Umbria ritiene inammissibile che a quasi quattro mesi dall’inizio dell’emergenza Covid-19 e a sei giorni dalla riapertura attesa delle attività economiche non sia ancora stato deciso in Umbria quali attività riapriranno effettivamente il 18 maggio e con quali protocolli sanitari.

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Mentre ogni minuto viene diffusa sui mezzi di comunicazione una notizia contrastante con la precedente, le imprese sono strette in una morsa: da una parte la necessità di riaprire nel più breve tempo possibile per tamponare i costi che si accumulano in assenza di ricavi e dall’altra la necessità e la volontà di compiere una serie complessa di operazioni per adeguare i locali ai nuovi livelli di sicurezza anti Covid-19 che però non sono ancora stati decisi e comunicati dalle autorità competenti.

Lo spettacolo è desolante: iter burocratici lunghissimi e incompatibili con l’emergenza, palleggio di responsabilità tra ‘decisori’ ed elefantiaci comitati tecnici, incapacità di emettere norme chiare e immediatamente applicabili in concreto, ritardi nel pagamento degli incentivi e dei sussidi.

Una pubblica amministrazione che utilizza le tecnologie digitali non per velocizzare se stessa, ma solo per comunicare alle imprese e ai cittadini decisioni tardive e oscure fuori tempo massimo, pretendendo dalle organizzazioni d’impresa invece adeguamenti immediati a pena di sanzioni rilevanti.

Anche considerata la gravità dell’emergenza, un rapporto così condotto con le imprese e i cittadini non è degno di uno Stato moderno. Ci rendiamo conto che tale sistema dipende e può essere riformato solo dalle massime istituzioni nazionali e che anche la Regione Umbria sconta in realtà le conseguenze di questa situazione, ma non possiamo che rivolgerci alla presidente della Regione chiedendo di sapere subito e non l’ultimo giorno utile, quali imprese potranno riaprire il 18 maggio e quali sono i protocolli sanitari che dovranno applicare per categoria di attività.

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