La firma è di Alberto Raggi, presidente della Guardia nazionale ambientale. È l’organizzazione nazionale non lucrativa ad aver depositato venerdì un esposto alla procura della Repubblica di Terni per la vicenda legata alla Taric, la Tariffa rifiuti corrispettiva in vigore a Terni da poco più di un anno. Motivo? La tutela «dei cittadini ternani quali dirette ‘vittime’ degli incomprensibili aumenti della tassa comunale».
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L’avvocato Marinelli in azione
La Guardia nazionale ambientale fa sapere che l’esposto è stato «curato personalmente dal team legale della Gna coordinato dall’avvocato Patrizia Marinelli del foro di Terni» e «chiede all’autorità giudiziaria competente di eseguire gli opportuni accertamenti sull’attuale sistema di tassazione Taric individuando e chiedendo la persecuzione dei responsabili dei fatti che emergeranno in tale sede. Dagli elementi contenuti nell’esposto appaiono delle incongruenze oggettive per cui il ‘sistema Taric’ – avente quali protagonisti Asm e Comune – che doveva avere il fine di produrre efficientamenti in termini ambientali e di costi alle famiglie, si sta rivelando una ‘macchina da soldi’ che sta impoverendo le famiglie ternane. I cittadini ternani sono fra i più tartassati d’Italia, i dati indicano che in termini di aumento di pressione fiscale (per la Taric) solo il Comune di Vibo Valentia ha saputo far peggio». Raggi commenta che non si stupisce «più dei casi di malagestione della res publica, ma è ora di dire basta e di adoperarsi per sanare le ingiustizie in danno dei cittadini. Per questo ho ritenuto doveroso mettere tale problematica nelle mani della nostra autorevole magistratura». Nuova puntata Taric servita.
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