Rifiuti: «Terni viene preferita a Orvieto»

Il segretario del Pd orvietano, Andrea Scopetti, accusa la Regione: «Ora la giunta si prenda le sue responsabilità»

Condividi questo articolo su

«Il Pd sta dalla parte dei cittadini». Lo aveva affermato già nei giorni scorsi e sabato mattina lo ha ribadito nel corso di una conferenza stampa il segretario del Partito democratico orvietano. Al centro delle riflessioni, ancora una volta, la questione dei rifiuti e la discarica Le Crete.

No alla discarica Uniti e compatti, sin dall’inizio della vicenda, i dem orvietani hanno sempre confermato il totale appoggio al sindaco Germani nella battaglia contro l’ampliamento della discarica e la sopraelevazione del secondo calanco. Posizione che è stata ribadita anche durante il faccia a faccia tra i sindaci del territorio e la presidente Marini assieme all’assessore all’ambiente Fernanda Cecchini, dopo il quale la regione ha promesso di tener conto delle posizioni espresse dal territorio oltre che dalla Soprintendenza.

La battaglia «Orvieto è stata fondamentale per consentire a Catiuscia Marini di svolgere il suo secondo mandato – ha detto sabato mattina Andrea Scopetti, segretario del Pd di Orvieto – forse come nessun altro territorio dell’Umbria in termini di voti ed ora è il momento che la presidente si faccia carico delle nostre legittime richieste». Ed è proprio per questo che gli interessi degli orvietani, dicono, vengono prima di tutto il resto. Scongiurato il pericolo di un ampliamento, almeno per ora, il Pd però, non ci sta, a sentirsi succube delle strategie perugine interne al partito né di lasciare una battaglia così importante, come quella per l’ambiente e sui rifiuti, in mano all’opposizione.

I toni, rimangono comunque alti, contro la Regione accusata, nel tempo, di aver penalizzato Orvieto a vantaggio di Terni dal momento che ha consentito prima la realizzazione dell’impianto di preselezione e compostaggio e poi anche quello di lavorazione delle plastiche nella conca. «Queste scelte ci hanno penalizzato anche dal punto di vista occupazionale mentre a Terni sono rimasti ad un livello di raccolta differenziata ridicola. Delle 90 mila tonnellate di rifiuti che sono entrate nella nostra discarica nel corso del 2015, si stima che almeno i due terzi siano venuti da Terni. Noi ci stiamo stufati di dover risolvere sempre i problemi degli altri senza aver alcun vantaggio in termini occupazionali e di riduzione delle tariffe per i nostri cittadini».

Nuovo diktat Dunque i problemi non sembrerebbero finiti con la temporanea tregua tra la presidente Marini e Orvieto perché, proprio dalla Rupe, sembra arrivare un nuovo diktat per cui la Regione deve prendersi in carico tutte le sue responsabilità per chiudere il ciclo dei rifiuti entro massimo i prossimi sei mesi. «Nel 2017 scade il rapporto tra Comune e Acea per la gestione del primo calanco che tornerà al Comune e noi vorremmo valutare anche l’opportunità ambientale di svuotarlo di rifiuti secondo le indicazioni dell’Unione europea».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli